L’obiettivo è chiaro, tornare a ragionare come a inizio campionato, cancellando in fretta il dicembre nero che è costato carissimo al Cesena, non solo per la posizione in classifica, molto deteriorata, ma soprattutto perché con la sconfitta di Carrara si sono perse certezze che sembravano abbastanza acquisite. Oggi arriva il Cittadella, l’unica squadra contro la quale i bianconeri hanno vinto in trasferta, ma in ripresa nella fase finale del 2024 con ben 10 punti conquistati nelle ultime 4 partite. Mister Michele Mignani alla vigilia del match non nasconde le insidie della gara coi veneti e si augura che i suoi abbiano ritrovato le certezze di settembre. "All’andata il Cittadella veniva da una prestazione importante col Palermo, noi facemmo una grande partita. Penso che la sosta sia servita a tutte le squadre per staccare la spina, recuperare energie. Veniamo da un trend di partite negative ma nella prima parte di stagione tra campionato e Coppa siamo stati protagonisti di ottime cose, siamo sempre noi e quindi voglio pensare positivo e che si ritorni a fare punti per riprendere il nostro cammino".
La sosta sarà servita?
"Ha permesso di recuperare giocatori come Shpendi che non erano al meglio, La Gumina è arrivato 3 giorni fa, ha fatto tre allenamenti con noi, per il resto i giocatori sono tutti disponibili, eccetto Siano. Faremo le giuste valutazioni per cercare di conquistare punti".
Durante la sosta avrà lavorato in particolare sugli aspetti che hanno inchiodato lo score del Cesena, di carattere fisico, ma soprattutto psicologico. Più allenatore o più psicologo?
"In teoria l’allenatore è un po’ tutte e due, l’allenatore fortunato non deve fare lo psicologo. Ogni settimana che vada bene o male c’è sempre qualcuno da psicanalizzare, l’importante è ritrovare motivazioni, sgomberare la testa e riportare sul campo ciò che la nostra squadra sa fare e cioè giocare a calcio".
La classifica con l’eccezione delle primissime posizioni è estremamente corta, si comincia a guardare dietro, direzione zona playout?
"Dobbiamo sempre pensare a fare punti velocemente per allontanarci dalla zona calda, penso sia da incoscienti non guardare la classifica. Ma senza farci condizionare, liberi di testa. La nostra è una squadra con tanti pregi e anche qualche difetto, dobbiamo tornare a puntare su quei pregi che ci hanno regalato questa classifica".
Cosa ha chiesto a La Gumina? "Gli ho detto che questa è una famiglia, un gruppo di ragazzi sani e meravigliosi che ogni volta che vengono al campo danno segnali splendidi in termini di spirito di squadra e non avrà grossi problemi ad integrarsi nel gruppo. Credo sia più facile spiegare in campo che alla scrivania cosa voglio da lui".
Oggi serve un segnale importante in termini di spensieratezza e voglia di giocare, come ha dimostrato il Cesena prima del mese terribile.
"Siamo stati a lungo sbarazzini e spensierati, poi abbiamo trovato un certo equilibrio ma ci ha tolto un briciolo di spensieratezza pur diventando più solidi. Infine siamo incappati in un periodo in cui abbiamo perso alcune delle nostre caratteristiche migliori, come a Carrara. Dobbiamo tornare a fare il Cesena prima maniera".
Daniele Zandoli