RAFFAELLA CANDOLI
Cronaca

’Sere d’estate’ a ritmo di musica. Primo appuntamento con l’opera

Domani parte la 45esima edizione della rassegna organizzata dall’associazione Amici della Musica

’Sere d’estate’ a ritmo di musica. Primo appuntamento con l’opera

’Sere d’estate’ a ritmo di musica. Primo appuntamento con l’opera

Torna da domani alle 21.30, la 45esima edizione di "Sere d’Estate", rassegna di spettacoli musicali promossa dall’associazione Amici della Musica, una delle più longeve associazioni culturali cittadine, attiva dal 1978. Una novità più subìta che scelta: le location, distribuite tra sala Alessandri-Auser, chiesa di San Domenico, e chiostro di San Francesco, fin qui abituale teatro della manifestazione. L’appuntamento di apertura è all’Auser, in via Mura Valzania, dotato di aria condizionata. Sarà una "Serata all’opera" con le classi di canto lirico del Conservatorio Maderna–Lettimi. Al chiostro gli appuntamenti del 23 luglio "Viaggio intorno a Sanremo degli anni ’60-’80" con tenore, pianoforte e sax. Ancora al chiostro le date del 3, 9, 18 e 20 agosto. Appuntamenti successivi in San Domenico e chiusura al Giardino pubblico il 2 settembre con un concerto per il centenario della morte di Giacomo Puccini.

"Un po’ destabilizzante per il nostro pubblico questi diversi luoghi – commenta Bruno Benvenuti, presidente di Amici della Musica -, ma non potevamo fare in altro modo". Già. Ostinazione e caparbietà: deve farvi appello ogni anno Benvenuti, allorché viene reso noto l’esito del bando per l’assegnazione del chiostro di San Francesco (per attività di intrattenimento proposte da enti, associazioni, gruppi teatrali) pronunciato da una commissione che da almeno 5 anni pare non essere proprio in sintonia con il programma della Rassegna. "Nelle 45 edizioni di Sere d’Estate – precisa Benvenuti -, con oltre 650 concerti ad ingresso gratuito, abbiamo registrato più di 200mila presenze". "L’anno scorso - prosegue - avevamo presentato un calendario con 15 serate e solo a metà aprile, quando i contratti con cantanti, orchestre, artisti erano stati conclusi le serate di utilizzo del chiostro ci sono state ridotte a 10, con nostro grave disagio. Quest’anno le cose sono ulteriormente peggiorate: dei due bandi, uno per gli spazi, l’altro per l’accesso a contributi, abbiamo vinto, si fa per dire, il primo che ci concede ‘ben’ 5 serate. E niente denaro, con la motivazione dello scarso valore artistico delle proposte. Stefano e Gianluca Nanni, Bruno Signorini, le classi di canto del Conservatorio, La Tremonti band, Franco Dell’Amore e opere liriche di Puccini a 100 anni dalla morte sono di scarso valore artistico?". Un accanimento mirato? "Certamente ingiustificato – chiosa Benvenuti -. Comunque una beffa, una volta la motivazione è per mancanza di continuità, 46 anni non bastano?, Un’altra perché è scarsamente innovativo: certo non facciamo musica rap! E quando abbiamo vinto il bando per un contributo, erano finiti i fondi. Ma noi andiamo avanti. Lo dobbiamo al pubblico, ai soci e alla Fondazioni Cassa di Risparmio, Orogel, Romagna iniziative, Romagna Banca e Bcc Romagnolo e altri sponsor che ci accordano un sostegno per una manifestazione che ha un costo che supera i 12mila euro". Come se non bastasse, il Comune rivendica, per altre attività, i locali al numero 26 di via Aldini, di fianco ad una piccola stanza ad uso ufficio, dove gli Amici della Musica custodiscono una preziosa raccolta di spartiti rari, dischi, incisioni, compact disc, materiale fotografico e cartaceo, nonché collezioni acquisite come lasciti da soci defunti. "Ce ne andremo solo quando ci sarà un’altra sede idonea al nostro archivio, patrimonio della città".