Da una veneta all’altra. Oggi il Cesena per proseguire il cammino in Coppa Italia dovrà superare l’Hellas Verona. Il livello di difficoltà ovviamente si alza, l’Hellas come del resto il Cesena è piena evoluzione visto il mercato ancora aperto. Chi arriva a questo incontro con motivazioni davvero forti e con un alto livello di emozione è Paolo Zanetti, allenatore dei gialloblu. Zanetti arriva dal bruciante esonero subito ad Empoli all’inizio dello scorso campionato di serie A per questo ha voglia di mettere subito alle spalle il passato e riproporsi come uno dei tecnici emergenti della nuova generazione. Quello che Zanetti predilige è un calcio offensivo, caratterizzato da un notevole pressing, il modulo preferito è quello con la difesa a quattro in linea, due centrocampisti e una linea di tre sulla trequarti dietro al centravanti. Non sono poche le assenze alle quali Paolo Zanetti dovrà sopperire: in difesa mancheranno Faraoni e il danese Martin Frese, entrambi sono fuori causa per infortuni, una assenza la conta anche il centrocampo, il tedesco Suat Serdar è squalificato, potrebbe però recuperare lo slovacco Suslov. Proprio ieri si è sottoposto alle visite mediche il danese Casper Tengstedt che proviene dal Benfica e dovrebbe essere il punto di forza dell’attacco gialloblu, molto probabilmente oggi Tengstedt sarà tenuto a riposo perciò il reparto avanzato dell’Hellas oggi dovrebbe poggiare su Mosquera e Livramento. Daniel Mosquera è un attaccante agile che arriva dal campionato colombiano, ultima sua squadra l’Atletico Bucaramanga, Dailon Livramento di nazionalità capoverdiana invece è fisicamente più strutturato del compagno di reparto e arriva dalla serie B olandese dove si è messo in mostra segnando sedici reti in trentasei presenze. Come succede sempre più spesso anche l’Hellas Verona è una squadra infarcita di stranieri: a centrocampo uno degli elementi di spicco è il cipriota Grigoris Kastanos, vicino a Kastanos trova posto il marocchino Abdoulrahmane Harroui che in passato ha indossato le maglie del Sassuolo e del Frosinone.
Roberto Daltri