
Il segretario del Siap Fratellanza: "Chiuderla sarebbe un taglio alla sicurezza". Patrignani: "I nostri parlamentari facciano pressing per salvare il servizio".
Il segretario provinciale del sindacato italiano appartenenti polizia Michele Fratellanza in queste ore è tornato con forza sul tema del rischio di chiusura della sala operativa del commissariato di Cesena: "Immagina di aver bisogno di aiuto, subito – ha scritto Fratellanza in una nota -. Chi risponde al telefono quando chiami la polizia? A Cesena, c’è una sala operativa che lavora in silenzio, 24 ore su 24, ma salva vite ogni giorno. È il cuore pulsante della nostra sicurezza: riceve le chiamate, capisce cosa succede e manda le pattuglie dove servono, nel modo più rapido possibile. Ora questo centro vitale rischia di chiudere. L’idea è di spostare tutto a Forlì. Ma attenzione: non è solo un cambio di ufficio. È un taglio netto alla sicurezza di Cesena e della sua provincia, un rischio che non possiamo permetterci". Fratellanza ha poi citato quanto enunciato in occasione della recente festa della polizia: "Proprio ora che furti e aggressioni sono in aumento si pensa di allontanare chi gestisce le emergenze? Cesena non è un posto qualsiasi. Ha le sue esigenze: la riviera piena di turisti d’estate, tanti abitanti, strade e quartieri che solo chi vive e lavora qui conosce davvero bene. Togliere la sala operativa da Cesena significa una cosa sola: soccorsi più lenti. Decisioni prese da più lontano, da chi forse non conosce ogni angolo del nostro territorio. Significa perdere tempo prezioso quando ogni secondo conta. Chi lavora in quella sala non è un semplice centralinista. Spesso è un poliziotto esperto, uno che la strada la conosce, che capisce al volo la gravità di una situazione. È la guida fidata per le pattuglie sul campo. Chiudere questo servizio senza un piano serio, senza più personale e investimenti, è come mettere una toppa bucata su un problema già grande. Tutto questo mentre i poliziotti sono già pochi e stremati. Per questo chiediamo con forza che la sala operativa della polizia resti a Cesena".
"La salvaguardia della sicurezza è il principale prerequisito non solo di ogni forma di convivenza civile, ma anche dello sviluppo della qualità della vita e della crescita economica e sociale del territorio. E la prima forma di tutela della sicurezza per la comunità è non sguarnire i presidi". Lo afferma il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignani. "Bene ha fatto dunque l’onorevole Rosaria Tassinari a mettere in luce che la centrale operativa di Cesena non può essere soppressa. Insieme a quella di Forlì, gestisce un numero rilevante di interventi. La centrale di Cesena conta 500 chiamate a settimana, a riprova del suo ruolo strategico e nella risposta alle emergenze. Durante la stagione estiva la popolazione aumenta sensibilmente nella adiacente riviera romagnola, ragione aggiunta per mantenere la presenza della centrale. Alla Festa della Polizia è stato annunciato che entro fine anno sarà pronta al Caps la nuova caserma della Polizia e ciò costituisce un motivo in più per mantenere e rafforzare la centrale operativa. Ai nostri parlamentari chiediamo pertanto di agire per far sì che ogni scelta organizzativa tenga conto delle reali necessità delle comunità locali".
Luca Ravaglia