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Cronaca

’Segni di vita’ con Vasco Brondi: "È la mia guida verso la luce"

Domani sera il cantautore salirà su palco della Rocca Malatestiana per la rassegna Acieloaperto

Il cantautore Vasco Brondi, ex leader delle Luci della centrale elettrica

Il cantautore Vasco Brondi, ex leader delle Luci della centrale elettrica

Una luce che possa guidare attraverso l’oscurità di questi tempi. Questo è il tema di ‘Segni di vita’, ultimo album del cantautore Vasco Brondi, che domani sera si esibirà alla rocca Malatestiana per Acieloaperto. A Cesena l’ex leader delle ‘Luci della centrale elettrica’ porterà sul palco una scaletta di canzoni che ripercorrerà gli oltre quindici anni di carriera dell’artista. Ad aprire il concerto Laila Al Habash e Arianna Pasini. Le porte saranno aperte dalle 18.30, mentre i biglietti sono in vendita sul sito di Ticketone.

Brondi, cosa devono aspettarsi i fan da questo tour estivo?

"Principalmente eseguirò le canzoni dell’ultimo album ‘Segni di vita’, senza però dimenticare i grandi classici del mio passato. Sarà un concerto che dal silenzio passerà al rumore, ripercorrendo le tappe del mio percorso artistico di quasi quindici anni. Ci saranno anche poesie e racconti inediti, pensati proprio per il concerto".

Come nasce il nuovo disco?

"Per me realizzare un disco è come scavare nell’anima, ogni volta cerco di eliminare uno strato e scoprire nuovi lati di me stesso. Avevo diversi fuochi interiori, diversi dilemmi che ho cercato di risolvere".

In che modo?

"In generale è un disco di reazione verso questi tempi oscuri, una sorta di guida verso la luce. Il filo rosso di questo progetto è una frase di Calvino, che ci invitava a riconoscere e dare spazio a tutto quello che in mezzo all’inferno, non è inferno".

Come lo descriverebbe musicalmente?

"Dopo tanti album ho deciso di sperimentare la forma canzone più classica, giocando con varie sonorità pop. Ovviamente l’ho stravolto alla mia maniera, perciò non è un disco commerciale o semplice, ma rispetto al passato ci sono più ritmiche portanti e movimentate".

A quale pezzo è più legato?

"Tra le varie canzoni che dal vivo preferisco suonare, c’è ‘Fuoco dentro’, realizzata in collaborazione con Nada e amatissima dal pubblico. Parlando di brani del passato, invece, in questo tour ho inserito ‘Stelle marine’, che fa parte del disco ‘Terra’ e che qui ho rivisitato".

Ci saranno anche altri brani storici?

"Assolutamente sì. Alcuni, come ‘Piromani’, vengono proposte con il loro arrangiamento originale. Altre, invece, sono state riarrangiate per essere più simili alle sonorità del nuovo disco, senza però grandi stravolgimenti".

Ha già qualche nuovo progetto in ballo?

"In questi giorni a Locarno presenteremo il film ‘Fiore mio’ di Paolo Cognetti, in cui ho lavorato alla colonna sonora. Per me è stata una grande sfida e un piacere, perché per la prima volta ho scritto della musica che comunicasse senza il bisogno delle parole. Dopo il tour mi dedicherò alle celebrazioni dei dieci anni del mio disco ‘Costellazioni’, mentre l’anno prossimo lo passerò a scrivere".