Addio al Cesena 3, il gruppo scout Agesci della parrocchia dell’Osservanza. Il lungo viaggio, iniziato quasi 80 anni fa, è giunto al termine domenica scorsa con i saluti finali tra i capi e i ragazzi nel parco dell’ex convento francescano. "Tutti quanti oggi dobbiamo voltare una pagina della nostra vita – ha salutato così Paolo Zoffoli, storico capo scout – Per ognuno di voi vuol dire sperimentare l’avventura di mettersi alla prova da soli, per provare a vivere cose nuove con persone nuove. E’ un’occasione di crescita e arricchimento. Dipenda da voi trovare il coraggio per farlo. Buona strada a tutti".
Al termine del discorso è seguita la cerimonia dell’ammainabandiera, l’ultima. La notizia della chiusura era piombata sulle famiglie, incredule, la scorsa primavera. Da tanti anni il gruppo soffriva della precarietà della sua classe dirigente, con pochissimi capi giovani a cui aveva sopperito la generosità di chi aveva continuato a mettersi al servizio, ma nell’ultimo biennio la situazione è andata peggiorando. In comunità capi, composta da 13 persone, solo in quattro avevano rinnovato la propria disponibilità a proseguire. "Non abbiamo il respiro per andare oltre. Non ci sono le condizioni per fonderci con altri gruppi scout, né la possibilità di accogliere capi provenienti da altri gruppi", avevano detto i responsabili. In accordo con il Comitato di Zona, durante l’estate i giovanissimi sono stati smistati e accolti in altri gruppi scout, mentre Clan e Noviziato sono stati assorbiti in toto in quello del Duomo.
Il Cesena 3 contava un centinaio di iscritti ed era composto dal branco di lupetti ‘Fiore rosso’, dal reparto ‘Croce del sud’, dal clan ‘Malatesta Novello’ oltre che dalla comunità capi che ha accompagnato bambini e ragazzi dagli 8 ai 21 anni. Tra quelli presenti in città, era l’unico a portare avanti il settore nautico e vantava una lunga tradizione nella barca a vela. Il gruppo ha avuto origine nella parrocchia di Boccaquattro nell’immediato dopoguerra, il 1° luglio del 1945, per poi rifondarsi all’Osservanza a fine 1951 dove ha messo radici solide grazie al francescano padre Pio Ridenti, Samuele Andreucci ed Edo Biasioli.
Nell’arco di questi decenni sono stati oltre 2.500 i ragazzi e le ragazze a indossare al collo il fazzolettone dai colori blu e bianco. Una storia ripercorsa nel libro ‘Rewuind. Custodire la memoria’ curato da Paolo Zoffoli in occasione dei 75 anni della sua fondazione. La chiusura del Cesena 3 arriva proprio nell’anno in cui ricorre il centenario della presenza dello scoutismo cattolico a Cesena. Da un lato continua a mantenersi solida e attuale la proposta educativa ideata dal fondatore Baden Powell (le linee guida fondanti sono ‘imparare facendo’ e dall’esperienza si trae l’insegnamento, prediligendo la vita all’aria aperta e il contatto con la natura), come dimostra l’apprezzamento delle numerose famiglie. Ma dall’altro pesa la crisi di vocazione tra i capi, che ha costretto in città diversi gruppi a fondersi tra loro.