GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Matteo Salvini a Cesenatico. "Voto, siamo in vantaggio". Bonaccini replica: "Noi in testa"

Il tour elettorale in Romagna a sostegno della Borgonzoni. Battibecco a distanza tra l'ex ministro dell'interno e il governatore dell'Emilia Romagna sulle prossime elezioni

Salvini mangia la piadina con le sardine a Cesenatico (Ravaglia)

Cesenatico (Cesena), 5 gennaio 2020 -  “Vogliono processarmi per aver difeso i confini dell’Italia, rischio fino a 15 anni di carcere, ma questo sarà un processo all’intero popolo italiano”. Così l’ex ministro Matteo Salvini oggi ha commentato pubblicamente la notizia di molte forze politiche, tra cui Italia Viva, favorevoli al processo per il divieto di far sbarcare la nave Gregoretti con 131 migranti a bordo, imposto da Salvini lo scorso mese di luglio. Salvini ha parlato nel corso di un appuntamento della campagna elettorale per le elezioni regionali del 26 gennaio in Emilia-Romagna, tenutosi in piazza della Pescheria al porto di Cesenatico.

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“Per noi della Lega -  ha detto il segretario del Carrocci - , resta e continuerà ad essere una priorità la lotta all’immigrazione clandestina e ai trafficanti di esseri umani. In qualsiasi Stato per entrare le persone devono dire chi sono e quale lavoro fanno, non vedo perché in Italia questa logica di buon senso non sia valida. Anziché processare me, dovrebbero mandare a processo tutti quei ministri che hanno fatto sbarcare chiunque”.

Sull’ipotesi di un processo all’ex ministro dell’interno la Giunta per le immunità sarà convocata tra due settimane per il voto.

Elezioni regionali, Salvini: "L'intero Paese guarda al voto in Emilia Romagna"

"Non saranno elezioni regionali, sarà una festa di popolo", "avete sulle spalle un intero Paese che guarda a voi perché c'è un intero Paese che vorrebbe fare quello che in democrazia sarebbe normale". Così Salvini a Cesenatico durante un comizio elettorale in vista delle elezioni del 26 gennaio 2020. "Sono un curioso dittatore - ha aggiunto - perché sono l'unico dittatore al mondo che chiede le elezioni, che chiede che il popolo voti. Di solito i dittatori sono quelli che non fanno fare le elezioni per stare al Governo abusivamente. Lascio scegliere a voi chi è più democratico e chi l'aggettivo democratico ce l'ha solo nel nome del partito ma non lo attua nella sua vita quotidiana".

In Emilia- Romagna, continua Salvini, "se si vince cambia la storia d'Italia e d'Europa", nelle mani degli emiliano-romagnoli c'è la "possibilità di salvare la storia la cultura l'identità e il futuro di un intero continente", perché "in ballo c'è una visione del mondo diversa". "Stavolta per la prima volta dopo 50 anni la partita è aperta e siamo in vantaggio noi".

La replica di Bonaccini a Salvini

Ma a queste ultime dichiarazioni, risponde il governatore dell'Emilia Romagna (e ricandidato per un altro mandato) Stefano Bonaccini: “Mi dispiace Matteo Salvini, ma in tutti i sondaggi siamo davanti noi e cresciamo, come ti hanno detto tutti gli istituti demoscopici. Altrimenti non saresti qui tutti i giorni a sostituire la tua candidata. Solo che tu in Emilia-Romagna sei un ospite, peraltro sempre benvenuto, mentre io sono di casa: il 27 gennaio tu tornerai comprensibilmente a Roma per il ruolo che ricopri, mentre io starò qui, perché questa è la mia terra e questa è la mia gente. In ogni caso conteranno i voti reali del 26 gennaio: lasciamo stare i sondaggi e provate a tirar fuori almeno un'idea per l'Emilia-Romagna, perché al momento siamo solo a selfie con gattini e fango sulla nostra regione. Avete brindato troppo presto, fidati”.

Il tour elettorale di Salvini in Emilia Romagna 

Salvini oggi è impegnato in diverse tappe elettorali in Romagna in vista del rush finale per le elezioni del 26 gennaio. Dopo Cesenatico: Gambettola, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Faenza, Modigliana e in serata chiuderà con una cena a Lugo. Domani, tra i vari appuntamenti, è atteso a Bologna per la 'Befana del poliziotto' del Sap all'Antoniano. Luogo la cui facciata oggi è stata imbrattata con alcune scritte contro il sindacato di Polizia.