
I saldi sono stati avviati il 6 luglio e dureranno sessanta giorni
Secondo i dati di Federazione Moda Italia-Confcommercio, a seguito del monitoraggio effettuato sulle imprese associate, fra cui un campione di quelle cesenati e forlivesi, le vendite di prodotti di moda (abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi) hanno registrato un calo medio del 4,6% nel primo semestre 2024 e neppure i saldi di luglio sono riusciti a invertire il trend dei consumi con una perdita media dell’8,1% sullo stesso periodo di luglio del 2023. Il 60% delle imprese che hanno risposto al questionario ha riportato vendite in calo.
"Dopo un primo semestre complicato per i negozi di moda – afferma il direttore Confcommercio Giorgio Piastra - anche nel territorio cesenate gli sconti più importanti di questo periodo potrebbero determinare per i consumatori un maggior interesse per i capi più significativi da indossare e sfoggiare durante le vacanze estive. Ma la situazione è tale che di questo passo si rischia di vedere aumentare solo le chiusure dei negozi".
"La Federazione Moda Italia-Confcommercio sta lavorando su più fronti, sia a livello nazionale che territoriale, per ridare fiducia alle imprese e per diffondere il valore economico e sociale dei nostri negozi di prossimità", sottolinea il presidente Confcommercio Augusto Patrignani.
"Servono risposte per arrestare quest’emorragia commerciale, determinanti per tutta la filiera – prosegue Patrignani – perché, se chiudono i negozi di prossimità, potrebbero essere coinvolti anche la produzione della materia prima e il confezionamento fino agli agenti e rappresentanti. Il Governo deve intervenire per sostenere la riqualificazione urbana attraverso il miglior utilizzo dei fondi del Pnrr. Per quanto riguarda il settore moda, occorre una tutela dei negozi fisici dai colossi del web e un’azione diretta al rilancio dei consumi interni attraverso innovativi provvedimenti facilitatori".