GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Feroci rapine a gay adescati su app di incontri, sgominata la banda

Arrestato il quarto componente della gang di giovani che ha picchiato, sequestrato e rapinato in varie occasioni le ignare vittime ‘reclutate’ su una chat di incontri per soli uomini. Gli arrestati tutti di Rimini

Le maschere utilizzate dalla banda durante le aggressioni ai danni di uomini adescati in rete

Le maschere utilizzate dalla banda durante le aggressioni ai danni di uomini adescati in rete

Cesenatico, 10 dicembre 2024 – È stato arrestato un altro componente della banda di giovani che ha picchiato, sequestrato e rapinato degli omosessuali, attirati su una chat per incontri di soli uomini.

L’altra mattina i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Cesenatico e della locale Stazione, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Rimini, hanno rintracciato ed arrestato, in esecuzione di una misura cautelare disposta dal Gip Ilaria Rosati della Procura di Forlì-Cesena, un 27enne di origini peruviane e residente nel riminese, il quale è il quarto componente del gruppo di giovani ritenuti responsabili di due feroci rapine con sequestro di persona, avvenute a Cesenatico, le vittime residenti a Longiano e Cesenatico.

Sin dalle prime indagini che a novembre hanno portato all’arresto di tre giovani, era emerso che nella rete sarebbero potuti finire altri malviventi. A colpire è la ferocia e la violenza con cui i rapinatori, tutti residenti a Rimini, si sono accaniti sulle vittime, in due distinti episodi.

I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Cesenatico e della locale Stazione, hanno attivato immediatamente le indagini, coordinate dal pm Andrea Marchini della Procura della Repubblica di Forlì-Cesena. La determinazione degli uomini dell’Arma ha consentito di identificare e arrestare inizialmente tre rapinatori, che sono un marocchino di 24 anni, un 21enne riminese e un 21enne senegalese, tutti incensurati e residenti a Rimini. Ora è la volta del 27enne peruviano anch’egli residente a Rimini, il quale si stava accingendo a lasciare la città.