REDAZIONE CESENA

Quelle madri lontane dai figli: la mostra di Stefania Prandi

Inaugurata mostra fotografica e presentazione libro "Le madri lontane" di Stefania Prandi alla Biblioteca Malatestiana. Il reportage denuncia lo sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Esposizione aperta al pubblico con ingresso gratuito.

Inaugurata mostra fotografica e presentazione libro "Le madri lontane" di Stefania Prandi alla Biblioteca Malatestiana. Il reportage denuncia lo sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Esposizione aperta al pubblico con ingresso gratuito.

Inaugurata mostra fotografica e presentazione libro "Le madri lontane" di Stefania Prandi alla Biblioteca Malatestiana. Il reportage denuncia lo sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Esposizione aperta al pubblico con ingresso gratuito.

Venerdì alle 17, in biblioteca Malatestiana sarà inaugurata la mostra fotografica “Le madri lontane” di Stefania Prandi. Nel corso del pomeriggio, alle 17:30, presso la Sala proiezioni della biblioteca sarà presentato l’omonimo libro dell’autrice/fotografa. Entrambi gli eventi saranno a ingresso gratuito.

Lasciare i propri figli nei Paesi d’origine e vivere per anni nel dolore dell’assenza è il destino di molte braccianti rumene e bulgare impiegate, spesso in nero, nella raccolta della frutta e della verdura che arriva nei nostri supermercati. La stessa sofferenza vissuta da queste donne pesa sui loro figli, gli "orfani bianchi", le migliaia di bambini che crescono lontani dalla propria madre, affidati alle cure di nonne o altri familiari. “Le madri lontane” è il racconto coraggioso delle conseguenze del caporalato e dello sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Il reportage è stato realizzato con oltre settanta interviste a braccianti, psicologhe, storici, sindacalisti, insegnanti tra Romania, Bulgaria, Calabria, Basilicata e Puglia.

L’esposizione presenta una serie toccante di immagini di donne firmate dalla giornalista, scrittrice e fotoreporter Prandi, attraverso cui si snoda il racconto di una condizione femminile particolarmente violenta e ingiusta. Sono donne bulgare e rumene. La mostra potrà essere visitata il lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 19 e nel pomeriggio della domenica, dalle 15 alle 19. L’evento è realizzato dall’Associazione culturale Ipazia – Libere donne in collaborazione con Biblioteca Malatestiana e Associazione Apeiron.