PAOLO MORELLI
Cronaca

Quarto, lago da svuotare. Potrà servire come vasca di laminazione e serbatoio idrico

Approvato alla Camera un ordine del giorno dell’on.Alice Buonguerrieri

Approvato alla Camera un ordine del giorno dell’on.Alice Buonguerrieri

Approvato alla Camera un ordine del giorno dell’on.Alice Buonguerrieri

Dopo un lungo periodo di silenzio si torna a parlare del Lago di Quarto come possibile cassa di espansione in vista di future piene del Fiume Savio e di serbatoio di acqua potabile che potrebbe soccorrere l’invaso di Ridracoli e il Canale Emiliano-Romagnolo in caso di siccità.

Mercoledì scorso è stato approvato alla Camera dei Deputati un ordine del giorno presentato dall’onorevole di origine bagnese Alice Buonguerrieri (Fratelli d’Italia) col quale il Governo Meloni ha dato un segnale chiaro: l’Esecutivo è pronto a valutare concretamente la realizzazione dell’invaso del Lago di Quarto, un’opera attesa da anni e mai presa in carico concretamente dai precedenti governi di centro-sinistra. L’impegno si aggiunge a quello del luglio dello scorso anno quando la progettazione del ripristino del Lago di Quarto fu inserito nel Decreto Legge Infrastrutture.

"L’intervento, richiesto a gran voce dai territori – spiega l’onorevole Buonguerrieri –, rappresenta una svolta strategica per la vallata del Savio, colpita duramente dagli eventi alluvionali del 2023. Il Lago di Quarto, situato tra i comuni di Sarsina e Bagno di Romagna, fu creato nel 1812 da una grande frana che causò la morte di 18 persone; ma oggi è quasi completamente interrato. La sua riqualificazione consentirebbe di aumentare la capacità di laminazione del fiume Savio, riducendo così il rischio idraulico a valle. Ma non solo: l’opera riqualificherebbe l’intera zona e restituirebbe all’area un bacino utile anche a fini irrigui e turistici, con evidenti benefici per l’agricoltura e per lo sviluppo dell’economia locale".

"La riqualificazione del Lago di Quarto è importante e strategica – afferma Alice Buonguerrieri – non solo per lo sviluppo della vallata del Savio, ma per la messa in sicurezza di tutto il territorio. Un’opera che tutti i Governi di centrosinistra hanno promesso, ma che solo con il Governo Meloni si sta prendendo concretamente in considerazione, grazie a un percorso di condivisione che parte dal territorio e arriva a Roma: prezioso è stato il lavoro svolto in questo senso da Galeazzo Bignami, oggi capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che era viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, impegnatosi in prima persona con incontri sul territorio e l’avvio di un percorso al Ministero".

La differenza di approccio alla riqualificazione di questa infrastruttura testimonia, secondo la deputata romagnola di Fratelli d’Italia, la serietà dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e la sua capacità di ascoltare le istanze dei territori. "Le interlocuzioni in corso con Enel, gestore dell’impianto idroelettrico presente nel bacino, la cui concessione scade nel 2029, vanno nella direzione di costruire un progetto condiviso, che coinvolga tutti gli attori interessati. Centrale è il ruolo dell’Amministrazione comunale di Sarsina, che per prima ha creduto e sostenuto il progetto, unitamente ai vertici di Confcommercio e al comitato ‘Dilaghiamo’ che si occupa della valorizzazione del sito".

"Con il Comune di Sarsina in particolare – conclude Buonguerrieri – il confronto è costante, perché solo insieme possiamo dare alla Romagna questa nuova infrastruttura e contribuire anche alla sicurezza idrogeologica del territorio".

Grande soddisfazione ha espresso il sindaco di Sarsina Enrico Cangini, che nell’agosto dello scorso anno, insieme all’onorevole Buonguerrieri, accompagnò a un sopralluogo al Lago di Quarto la candidata alla presidenza della Regione Elena Ugolini (foto): "La strada per la riqualificazione del Lago di Quarto è ancora lunga – ha detto – perché servono ingenti risorse, ma un passo dopo l’altro ci avvicineremo alla meta".