Stasera, alle 20.30, al Circolo Endas ‘E Cafiton’ di Sant’Andrea in Bagnolo ci sarà un incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale per aggiornare i cittadini sugli interventi in corso e programmati per la sicurezza del territorio. Interverranno il sindaco Enzo Lattuca, il vicesindaco Christian Castorri, l’assessore all’ambiente Andrea Bertani e i referenti dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Analoghi incontri saranno programmati in altre zone della città: uno è previsto nella prima metà di gennaio nell’Oltresavio.
La scelta del luogo dell’incontro è quanto mai opportuna poiché si trova al centro di un’ampia zona alluvionata non solo nel maggio 2023, ma anche quest’anno, e dove lo scorso anno ci sono state (non bisogna mai dimenticarlo) tre vittime. Anche il circolo dove si svolgerà la riunione è stato toccato dall’alluvione nel maggio 2023, ma per fortuna l’acqua ha invaso il parcheggio, non l’edificio.
Da allora la situazione non è migliorata granché, anzi potrebbe essere peggiorata: come segnala spesso Graziano Castiglia sui social, trovando l’approvazione di persone che hanno vissuto l’alluvione sulla propria pelle e di altri cittadini attenti all’ambiente, la situazione del fiume Savio è preoccupante: in un tratto di alcune centinaia di metri a cavallo fra i territori provinciali di Forlì-Cesena e Ravenna, il letto e gli argini non sono stati toccati da maggio 2023. Ci sono tronchi di traverso da una riva all’altra che ostruiscono l’alveo del fiume, quantità spropositate di arbusti, frane e smottamenti su entrambi gli argini. Nessuno sa perché questo tratto del fiume Savio sia stato dimenticato nell’operazione di pulizia dell’alveo che ha interessato sia il tratto a monte, verso Cesena, che quello a valle, verso i lidi ravennati. Molti, però, hanno notato che da qualche giorno sono in corso radicali lavori di pulizia degli argini e del letto del Savio a monte del Ponte Vecchio, ben visibili da chi transita in via Roversano: vengono tagliati e rimossi gli alberi che negli anni scorsi sono cresciuti senza controllo nel letto del fiume e all’interno delle rive. Altrettanto è stato fatto a valle del Ponte Nuovo.
A chi conosce la situazione del fiume fra Pievesestina e Sant’Andrea in Bagnolo, però, viene spontanea una domanda: se arriveranno forti precipitazioni e il fiume sarà in piena, l’acqua defluirà con maggiore velocità verso valle, ma arrivata a Sant’Andrea in Bagnolo, troverà un ‘tappo’ causato da tronchi, rami e arbusti presenti nel letto del fiume, e non avrà altro sfogo che sormontare gli argini, peraltro molto fragili. Potrebbe essere l’annuncio della prossima alluvione.
Paolo Morelli