Per tre anni non potrà entrare in locali pubblici di intrattenimento e in pubblici eserzi di tutta la provincia di Fiorlì Cesena. Non solo. Dalle 18 alle 7 della mattina dopo non potrà sostare neppure nelle vicinanze dei locali pubblici ed esercizi sempre della nostra provincia. E’ la decisione presa dal Questore della provincia di Forlì-Cesena che ha emesso un D.a.c.u.r. (Divieto di avvicinamento alle aree urbane, i cosiddetti "Daspo Willy") nei confronti del giovanissimo che, con un atto del tutto inconsueto e fuori da ongi logica, la sera del 31 ottobre scorso ha provato ad entrare in un locale armato di machete. La misura di prevenzione che è stata emessa dal Questore, è frutto dell’attività di indagine realizzata dai poliziotti del Commissariato di Cesena, che ha consentito nei giorni scorsi di denunciare per il reato di porto abusivo di armi un giovane di 19 anni, e dell’attenta istruttoria realizzata dalla Divisione Anticrimine della Questura.
A seguito del giusto, duro e meritato provvedimento, che è stato firmato dal questore Claudio Mastromattei, al soggetto è fatto divieto per tre anni di accedere ai pubblici locali di trattenimento e ai pubblici esercizi presenti su tutto il territorio della provincia e di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi, dalle 18 alle 7 di ogni giorno. Ma c’è anche dell’altro nel provvedimento adottato dal Questore in questa circostanza, particolarmente incisivo. Prevede infatti per il 19enne anche la prescrizione dell’obbligo di far rientro ogni sera presso la sua casa per la durata di sei mesi. La decisione presa ha creato grande soddisfazione fra i cesenati e anche fra i titolari di locali di intrattenimento e di pubblici esercizi. La misura si è resa necessaria per ragioni di sicurezza pubblica, considerata la particolare propensione dell’individuo alla commissione di reati nelle vicinanze o all’interno di locali pubblici nel centro di Cesena e la sua spiccata pericolosità sociale. Il provvedimento è stato convalidato dal G.i.p. del Tribunale di Forlì che lo ha ritenuto congruo e proporzionato alla gravità dei fatti e alla pericolosità dell’individuo, allineato, come detto, con le aspettative dei cittadini.
E tutto questo perchè il giovane non è nuovo a questo tipo di condotte. Lo dimostra il fatto che già nel mese di gennaio 2024, era stato arrestato in flagranza dalla Polizia di Stato per i reati di porto abusivo di armi e per la detenzione, ai fini dello spaccio, di sostanze stupefacenti sempre all’interno di un locale pubblico. A carico del 19enne ci sono anche numerosi precedenti per reati contro il patrimonio che il giovane ha commesso nel corso degli anni passati. L’obiettivo del "Divieto di avvicinamento alle aree urbane" è quello di tutelare la sicurezza di specifici luoghi e zone urbane e di realizzare un sistema di sicurezza integrata al fine di intercettare possibili situazioni di disagio e di devianza che potrebbero sfociare in episodi di criminalità.