Il Cesena ormai è abituato alla zona playoff alta, ci sta prendendo gusto; infatti non è solo al quarto posto per quanto riguarda il rendimento sul campo (21 punti) ma è quinto anche per l’affluenza media degli spettatori nelle gare casalinghe (7 quelle disputate al momento). Al Manuzzi, infatti, in B, la media, dopo 13 giornate, è di 12.017 appassionati per partita, un numero importante alle spalle solo di quattro città ben più grandi e club di grandi tradizioni: Palermo, Genova, Bari e Salerno. Lo scorso anno nel trionfale campionato di C, con mister Toscano in panchina, il Cesena non aveva rivali, una media di 9.544 spettatori e l’apice nella gara della vittoria del 30 marzo, 1-0 sul Pescara, match della matematica promozione in B alla quale erano presenti 15547 spettatori. Il salto di presenze quest’anno è notevole, categoria maggiore e una partenza molto stimolante, zona playoff alta e una squadra che in casa va forte: 5 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta. Inoltre anche l’arrivo delle tifoserie avversarie è più numeroso di quelle in terza serie. Complessivamente la serie B la scorsa stagione ha registrato una media di 9.690 supporter a partita. Davanti ai bianconeri quinti in classifica come spettatori e posizione di assoluto rispetto, quattro piazze e città di dimensioni maggiori: il Palermo con 22.891 spettatori, seguono Sampdoria 22.559, Bari 16.676 e Salernitana 13.930. Alle spalle del Cesena anche club e piazze blasonati e forti: Frosinone 10.404, Catanzaro 9.783, Cremonese 9.384, Reggiana 9.308, Modena 9.267, Spezia 8.988, questo per quanto riguarda le prime dieci posizioni. La graduatoria cadetta continua con Mantova 8.890, la capolista Pisa 8.413, Cosenza 7.242, Brescia 6.265, Sassuolo 5.511, Juve Stabia 4.410, Sudtirol 3.688, Carrarese 3.001, Cittadella 2.665. In generale la media a gara nel campionato è di 9.581 presenze.
CronacaPubblico da playoff, quinta piazza in B