’Prova d’attore’ festeggia 26 anni in scena

La stagione del teatro Turroni di Sogliano con otto spettacoli: si parte il 7 dicembre.

’Prova d’attore’ festeggia 26 anni in scena

Laura Morante sarà protagonista a Sogliano il primo marzo

Otto appuntamenti per celebrare i ventisei anni di Prova d’attore, la rassegna ospite del teatro Turroni di Sogliano. Una stagione – organizzata da Sillaba – ricca di monologhi che spaziano tra narrazione teatrale, musica e linguaggi dialettali. Tra i nomi più attesi Paolo Cevoli, Laura Morante, Vito, Silvia Gallerano e Francesca Airaudo. Si parte il 7 dicembre con Roberto Mercadini, protagonista della ‘Bellezza delle parole’, un discorso sul fare discorsi, una dichiarazione d’amore per le dichiarazioni, un monologo sulle storie che parlano del parlarsi. Si prosegue l’11 gennaio con ‘L’altezza delle lasagne’, il nuovo monologo dell’attore comico Vito, già conduttore di una trasmissione culinaria su Gambero rosso. Al centro della scena le manie e gli eccessi del mondo culinario. Domenica 2 febbraio Silvia Gallerano e Alessia Sangiuliani indagano la vita di Margot Wölk nello spettacolo ‘L’assaggiatrice di Hitler’, accompagnate dalla musica di Marlene Fuochi. La grande ironia di Paolo Cevoli arriva al Turroni il 20 febbraio, con lo show ‘Figli di troia’. Cevoli racconterà il mitico viaggio di Enea, paragonandolo ad altri viandanti che hanno segnato la storia dell’umanità. Da Colombo a Cappuccetto Rosso, dal principe vichingo Ragnar a suo babbo Luciano, emigrato in Australia negli anni ’50. ‘Le figure femminili nell’opera di Puccini’ è il titolo del monologo che Laura Morante porterà in scena il primo marzo. L’attrice, vincitrice di un premio David nel 2001, porta in scena e rivisita le grandi storie di Tosca, Manon, Turandot e Butterfly, donne sensibili e sensuali, forti e vitali, spesso inesorabilmente votate al sacrificio. Il 29 marzo è il turno di ‘La morte, ovvero il pranzo della domenica’, con Serena Balivo e la ‘Piccola compagnia Dammacco’. Protagonisti una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di doversi salutare per sempre, celebrando la bellezza della vita stessa. La riccionese Francesca Airaudo il 12 aprile porta in scena ‘L’aragosta’, in cui attraverso il dialetto racconta la vita di una donna anziana, mescolando dramma e ironia. Il 24 aprile chiude la stagione Tindaro Granata con ‘Vorrei una voce’, struggente spettacolo con le musiche di Mina cantate in playback. L’attore ha realizzato l’opera con l’aiuto delle detenute di alta sicurezza della casa circondariale di Messina.

I biglietti per i singoli spettacoli sono disponibili sul sito di Liveticket, mentre per la campagna abbonamenti occorre rivolgersi al teatro Turroni.