"Sono molto contento perché sono intimamente legato a Giovanni Pascoli". Così il regista Pupi Avati ha salutato ieri a San Mauro Pascoli l’assegnazione del Premio Pascoli alla carriera, proprio nel giorno del suo 86° compleanno. Promosso dall’associazione Sammauroindustria, il premio viene attribuito a personaggi che si sono distinti nelle varie arti a livello internazionale sul poeta sammaurese. Negli anni passati è stato consegnato a Mario Luzi, Giovanni Giudici, Yves Bonnefoy e ultimo nel 2008 al poeta siriano Adonis. Pupi Avati a Villa Torlonia ha girato alcune scene del film "L’orto americano" presentato nell’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Sempre ieri pomeriggio è stato presentato il libro da cui è tratto il film, con Avati in dialogo con Gianfranco Miro Gori.
Pupi Avati, soddisfattissimo del premio, ha raccontato le ragioni del suo legame con Pascoli: "Anch’io ho vissuto la tragedia della morte di mio padre in un incidente stradale sulla via Emilia il 10 agosto, la stessa data dell’assassinio di Ruggero Pascoli, babbo di Giovanni. A Pascoli mi lega l’intimità della sua poesia e in me abita ancora la poetica del ‘Fanciullino’. Alla luce dei miei 86 anni mi piace raccontare il senso della vita attraverso un esempio che è un ellisse formato da quattro parti di cui ognuna è una fase della vita. E adesso che sono entrato nel quarto quarto, l’anzianità, vedo le cose in maniera più chiara ed emozionante". Ha continuato Miro Gori, ideatore del Premio Pascoli: "Pupi Avati è un autore che esibisce un linguaggio proprio e ricco di originalità, costruito in anni di lavoro sui generi. Si è cimentato con eccellenti risultati nel genere storico, nella commedia, molto spesso amara, e nel dramma. Attingendo in molti casi a vette di autentica poesia. Autore che, come Pascoli, ha tratto linfa vitale dall’ambiente provinciale, ha progettato di fare un film sul Pascoli e citazioni dal poeta si trovano in alcuni suoi film". Ha continuato Moris Guidi, sindaco di San Mauro Pascoli: "E’ stato un onore ospitare il grande maestro Pupi Avati a Villa Torlonia, anche per il suo forte legame con la Romagna e con Giovanni Pascoli in particolare. La promozione dei luoghi pascoliani passa anche attraverso questi forti legami e intrecci tra la poesia, la letteratura e il cinema. E qui sta anche il senso del riconoscimento del Premio Pascoli attribuito da Sammauroindustria al grande regista. Per me è stato una giornata indimenticabile. Abbiamo festegggiato insieme il compleanno visto che siamo nati entrambi il 3 novembre".
"Consegnare il premio alla carriera al maestro Pupi Avati –ha concluso Daniele Gasperini, presidente di Sammauroindustria – è una straordinaria emozione e una speciale occasione per confermare il valore culturale che ogni anno ostinatamente promuoviamo. Questo riconoscimento vuole indagare e alimentare la forza innovativa della poesia di Pascoli con uno sguardo al futuro verso ogni singolo campo dell’arte, dalla letteratura alla prosa, dalla musica al cinema".