
Postiglione si ’smarca’: "Io al Monti? Non so nulla"
Sulla futura guida del liceo ginnasio ‘Monti’ e di una sua eventuale fusione con il liceo ‘Alpi’, prende la parola Francesco Postiglione, attuale dirigente di quest’ultimo. Lo fa smentendo duramente le ipotesi ventilate ieri dal nostro giornale. "Si sostengono due cose che risultano false nella misura in cui io non ne ho alcuna notizia e sarei fino a prova contraria il diretto interessato", afferma. La situazione è ancora in divenire, in quanto nel decreto dell’Ufficio scolastico regionale del 15 luglio scorso sui mutamenti degli incarichi triennali dei dirigenti, non era indicato quello del liceo classico (in vista del pensionamento, dal 1° settembre, di Simonetta Bini), che verrà dunque nominato nelle prossime settimane. Le possibilità a questo punto sono due: potrebbe debuttare un neo-preside preso dalla graduatoria degli assegnatari dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici, oppure essere nominato un reggente. Il nome del 49anne dirigente originario di Napoli, che a lungo ha tenuto le redini, con risultati ben più che positivi, dell’Istituto ‘Pascal-Comandini’, potrebbe essere infatti tra i ‘papabili’ per una possibile reggenza della scuola più prestigiosa della città. Questo considerando anche un accorpamento del Linguistico con il ‘Monti’, qualora proseguisse il calo degli iscritti di cui la scuola ‘soffre’ da qualche anno. Postiglione però nega anche questa ipotesi con tanto di grafico sull’andamento delle iscrizioni - da lui redatto e invitatoci - dalla nascita del liceo (nel 2012-13) a oggi. "Il calo dall’anno scolastico 2022/23 è di soli due anni, lieve nel 2023/24 e più forte nel 2024/2025. Ma dal 2021/22 al 2022/2023 c’è stata una forte crescita — precisa —. Tutto il grafico dimostra che non c’è affatto un ‘calo costante’. Ciò è offensivo nei confronti della dignità e professionalità delle circa 130 persone che lavorano in questa scuola". A onor del vero, "tutto il grafico" dimostra un dato incontrovertibile: rispetto all’anno scolastico 20216/17 (quando il liceo registrò il picco massimo di matricole, oltre 250), oggi il Linguistico conta tra i banchi oltre 100 studenti in meno: il 16 settembre gli esordienti saranno 150. Considerando anche il calo demografico in atto da tempo, è dunque concreta la possibilità di una eventuale fusione con un’altra scuola. E non certo una "diceria", come l’ha definita Postiglione, ma uno scenario confermatoci da diversi e qualificati addetti ai lavori.
Francesca Siroli