"I poliziotti sono allo stremo e la sicurezza rischia il collasso". E’ la denuncia del sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp) che ritiene che gli organici debbano essere rinforzati al più presto. "Al commissariato di Cesena ci sono 81 dipendenti – spiega Roberto Galeotti, segretario del Siulp – e ne servirebbero come minimo 100 per riuscire ad offrire una sicurezza a 360 gradi. In Italia ci sono province con meno abitanti di Cesena e con organici più numerosi. Si fa fatica poi a fare più di una volante per turno perché tra le ferie e le assenze legittime il personale risulta carente". Gli uffici del commissariato si occupano non solo di sicurezza, ma anche del rilascio passaporti, permessi di soggiorno e porti d’armi. "L’unica nota positiva – segnala Galeotti – è che tra un anno dovrebbe essere pronto il nuovo commissariato che stanno costruendo a fianco del Caps. Lavorare in un ambiente idoneo e salubre porta beneficio al personale. Ora il commissariato ha una struttura non idonea con piccoli uffici e molte scale". I rappresentanti dei poliziotti considerano ormai drammatica l’attuale situazione, che vede aumentare in modo esponenziale i carichi di lavoro. "Non sappiamo fino a quando potremo continuare a garantire – ribadisce Galeotti -, con il consueto spirito di abnegazione, la sicurezza dei cittadini. Vi sono continue emergenze che possono essere risolte solo con un maggior numero di poliziotti. Vi sono preoccupanti ritardi anche nelle attività amministrative ordinarie, per esempio nel rilascio dei permessi di soggiorno.". "Forlì-Cesena non può essere considerata una mera provincia di fascia minore – dice il segretario - in quanto nei fatti sono come due province per numero di abitanti e come importanza. Non sono da sottovalutare anche l’aumento dei reati in queste realtà. Le difficoltà non sono presenti solo nella Questura di Forlì e nel Commissariato di Cesena, dove ormai non si riescono più a garantire tutti i servizi istituzionali, ma coinvolgono anche le specialità della Polizia di Stato in primis la Stradale fino ad arrivare alla Polfer dove il numero di 10 agenti è assolutamente insufficiente per coprire le stazioni ferroviarie di Forlì e Cesena. Per quanto riguarda il Caps di Cesena, dopo i gravi disagi dovuti all’alluvione del 2023, sta ricominciando a formare tanti giovani allievi e specializzare agenti ma serve un ulteriore sforzo per ricostruire il poligono andato distrutto dall’esondazione del fiume Savio".
Annamaria Senni