GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Piscine in spiaggia anti mucillagine? L’ipotesi per ora divide i balneari

La richiesta degli operatori riminesi suscita scarso entusiasmo a Cesenatico: "I turisti vogliono il mare"

Due ragazzi davanti all’idromassaggio del Bagno Milano. Diversi stabilimenti di Cesenatico dispongono già di piscine ed aree benessere, consentite dal Piano regolatore del Comune

Due ragazzi davanti all’idromassaggio del Bagno Milano. Diversi stabilimenti di Cesenatico dispongono già di piscine ed aree benessere, consentite dal Piano regolatore del Comune

Cesenatico, 18 agosto 2024 – La storia purtroppo si ripete anche quando è triste. Accade in vari ambiti e le spiagge della riviera romagnola non fanno eccezione. Ne è una prova il ritorno della mucillaggine in mare, che fa meno scalpore di quella di fine anni Ottanta, quando ancora c’era la lira; tuttavia ci sono operatori turistici riminesi i quali, esattamente come 35 anni fa, chiedono di poter costruire le piscine negli stabilimenti balneari. È un tema che divide più che unire, pertanto è giusto sentire cosa ne pensano i diretti interessati. L’argomento è caldo, come le temperature di questa estate, ma evidentemente chi sostiene a spada tratta la necessità delle piscine davanti alla battigia, spesso ignora che la maggior parte dei turisti quando va in spiaggia vuole il mare, perchè le piscine in vacanza le hanno già negli alberghi e nei villaggi turistici, mentre quando sono a casa le trovano negli impianti sportivi della città dove risiedono.

Fra gli operatori balneari che la pensano così c’è Elisa Saporetti del Bagno Arlecchino nella zona di Cesenatico centro Levante: "Le persone vanno in spiaggia per il mare, a mio avviso le piscine sono un servizio importante negli alberghi, ma in spiaggia ci vogliono altri servizi e un mare un po’ più bello di quello di quest’anno, anche se le mucillaggini, è sempre bene sottolinearlo, non sono inquinanti e non sono nocive per la salute".

Fabio Bandieri del Bagno Belvedere a Ponente, è invece di un’altra opinione: "Le piscine in spiaggia a mio avviso devono essere consentite, poi sta ai balneari valutare se costruirle o meno. Non trovo alcuna contraddizione, anche perché io ad esempio avrei la possibilità di costruirla e, se mi fosse stato consentito, l’avrei già fatto anni addietro, anche per creare una zona relax che arricchisca l’offerta".

Sulla stessa linea è Riccardo Vincenzi del Bagno Selene di Valverde: "A mio avviso la piscina può essere una ulteriore attrattiva, perchè tante famiglie e comitive di amici apprezzano questo servizio. È logico che non avrebbe senso realizzare delle piscine in tutti gli stabilimenti, ma chi ha gli spazi deve avere la possibilità di fare questi impianti". Massimo Bondi di Gatteo a Mare, titolare dello stabilimento che porta il suo nome, è scettico: "Nella zona del Rubicone anche in previsione di un grande intervento, non si parla di piscine. Inoltre buona parte dei nostri stabilimenti non ha gli spazi, si dovrebbero accorpare più stabilimenti, ma una piscina porta via tanto spazio; le vedo meglio nei parchi, nei villaggi e negli alberghi, noi dobbiamo offrire il mare".

Anche Alessandro Delvecchio del Bagno Adolfo di San Mauro Mare è critico: "Non ho nulla in contrario, ma se io vado al mare non voglio la piscina; inoltre contano le dimensioni, perchè una piscina media ospita tre famiglie, quindi in un bagno come il mio significherebbe che 170 famiglie guardano alcuni che fanno il bagno in piscina. Non ha senso vietarlo, ma le piscine non sono una soluzione al problema del mare".