Perquisizioni, 18 persone e 14 società indagate e l’arresto del dg di Sogei, Paolino Iorio, dirigente della società del Ministero dell’economia e finanze, preso in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza mentre intascava una mazzetta da 15 mila euro da un imprenditore lunedì sera a Roma. È il frutto di un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta della Procura di Roma. L’indagine riguarda diverse procedure di appalto o affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni, bandite da Sogei Spa, dai ministeri dell’Interno e della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa. Tra gli indagati anche Andrea Stroppa, classe ‘94, ritenuto, secondo quanto scrive la Gdf, il "referente di Elon Musk in Italia". Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni figurano, in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa, azienda nata nel 1982 a Cesena dove sono ancora tanti gli azionisti.
Olidata, società quotata che opera nel settore delle tecnologie informatiche, ha reso noto che l’autorità giudiziaria sta conducendo accertamenti volti a verificare la "regolarità delle procedure ad evidenza pubblica aggiudicate in favore della Olidata e di numerose altre aziende". A fronte di tali verifiche, il presidente del consiglio di amministrazione, Cristiano Rufini, ha espresso la massima fiducia nell’operato della magistratura e la piena disponibilità a collaborare in ogni fase delle indagini, certo del corretto operato della società: "Confidiamo nel lavoro delle autorità competenti e siamo certi che la trasparenza delle nostre azioni verrà chiarita. Siamo a completa disposizione degli inquirenti e pronti a fornire tutto il supporto". Rufini ha ribadito la ferma volontà di "collaborare attivamente con le istituzioni, confidando in una rapida definizione della situazione e nel pieno chiarimento delle circostanze oggetto di indagine", spiega una nota.
Chiusura pesante in borsa per Olidata (-13,3% a 0,47 euro) e Digital Value (-10,46% 53,1 euro). Il tonfo dei due titoli segue le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Roma per presunte irregolarità in gare d’appalto di Sogei (ministero dell’Economia), dei ministeri dell’Interno e della Difesa e dallo Stato Maggiore.