Cesena, 11 ottobre 2015 - In democrazia i voti si contano e le opinioni pesano. Per questo appare abbastanza oziosa la discussione se valgano di più il 55% dei consensi al sindaco Lucchi o i trecento manifestanti di giovedì sera sotto il municipio. La questione della contestata pedonalizzazione di piazza della Libertà non altera certo la legittimità della giunta monocolore (che ne esce ammaccata). Le richieste di dimissioni – anch’esse del tutto legittime – sono però velleitarie. L’opposizione al progetto è venuta allo scoperto in maniera incisiva dal punto di vista della comunicazione, ma ampiamente in ritardo sul piano dell’efficacia politica. Lo si capisce anche dalla malcelata stizza dei partiti d’opposizione che hanno tirato più volte le orecchie ai manifestanti: «Potevate accorgervene prima». Tutto ok per Lucchi allora? Per nulla. La frattura con parte della città e forse anche dell’elettorato Pd del centro è evidente. S’intravede già lo spazio per una lista civica. Le urne sono lontane ma per il successore di Lucchi sarà sicuramente una gara in salita.
CronacaPd, uno strappo evidente