
Appuntamento con la Filarmonica Toscanini domani alle 20,30
Domani alle 20.30, al teatro Bonci, la prestigiosa orchestra Filarmonica Toscanini propone il concerto di Pasqua. L’appuntamento, che rientra nelle celebrazioni dei 50 anni dell’orchestra, contempla un programma per musica e voci pervaso da un profondo senso del tragico, in cui l’inquietudine dell’essere umano si scioglie lentamente nella consolazione della fede. I tre capolavori guidano l’ascoltatore in un viaggio interiore dal tormento alla speranza: una partitura dalla densa spiritualità come lo Stabat Mater di Luigi Boccherini e due composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart: la tenebrosa e inquieta Sinfonia n. 25 e la Musica Funebre Massonica Mauerische Trauermusik. Sul podio il maestro Enrico Onofri, già direttore della Filarmonica Toscanini, attuale direttore associato della Münchener Kammerorchester, partner artistico della Haydn Philharmonie, direttore associato dell’Orchestre National d’Auvergne, fondatore e direttore dell’Imaginarium Ensemble e direttore musicale della Real Câmara di Lisbona. Le voci sono delle soprano Valentina Mastrangelo, che si è esibita nei più prestigiosi teatri d’opera e festival internazionali, artista dalla voce luminosa, intensa ed espressiva; di Nikoletta Hertsak, ucraina che si è trasferita in Italia per perfezionare gli studi presso l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino; e del giovane tenore Luigi Morassi, apprezzato dalla stampa specializzata per la voce limpida, ricca di armonici e curata nel fraseggio. Composto nel 1781 su richiesta dell’Infante di Spagna Don Luis, lo Stabat Mater di Boccherini rappresenta uno dei vertici della produzione sacra del compositore lucchese. L’opera, rivisitata e ampliata nel 1800, dimostra l’interesse del musicista per il soggetto sacro e la sua capacità di rielaborazione stilistica. Il testo della sequenza liturgica, attribuita a Jacopone da Todi, è suddiviso in undici sezioni, ciascuna delle quali evidenzia un momento emotivo del lamento di Maria, madre sofferente ai piedi della croce. La scrittura musicale si caratterizza per l’equilibrio tra le parti vocali e strumentali, con inserti che si intrecciano in un contrappunto delicato e drammatico con la linea del canto. La Sinfonia n. 25 in sol minore, K. 183, composta da Mozart all’età di 17 anni, nel 1773, è una delle rare sinfonie del periodo in tonalità minore e si distingue per l’intensità drammatica che la pervade. È un esempio emblematico dello stile Sturm und Drang (tempesta e impeto), che esaltava le emozioni forti, i contrasti dinamici e le atmosfere oscure. Fin dalle prime battute coinvolge con un ritmo incalzante e un uso sapiente dei crescendo orchestrali, conferendo alla composizione un tono teatrale e appassionato. La Musica Funebre Massonica, K. 477, composta nel 1785, fu scritta per commemorare la scomparsa del duca Giorgio Augusto di Meclemburgo-Strelitz e il conte Franz Esterházy von Galántha.
Raffaella Candoli