Cesena, 30 ottobre 2023 – “Rientrando da San Piero, ho visto questa scritta vergognosa sul Passo del Carnaio, dove il 25 luglio 1944, furono trucidati dai nazifascisti 27 civili innocenti. Ho provveduto a segnalare questo spregevole atto alle autorità". Lo scrive sui social un cittadino originario di San Piero, residente da vari anni a Santa Sofia, che ha visto per primo, o tra i primi, la scritta mentre percorreva con l’auto la provinciale che scollina il passo del Carnaio, dove si erge la cripta dedicata ai cittadini inermi uccisi nel 1944.
La scritta, a caratteri cubitali, è stata vergata presumibilmente nel pomeriggio di sabato sulla bacheca situata di fronte al monumento eretto a memoria dei 27 cittadini uccisi al Carnaio, bacheca che descrive il terribile eccidio e che è stata installata da vari anni sul lato destro della provinciale S.Piero-S.Sofia. Le amministrazioni dei Comuni di Bagno di Romagna e di S.Sofia hanno prontamente espresso sdegno, sgomento e dura condanna per quella scritta.
Scrive l’amministrazione comunale di Bagno: "Ci sono gesti che si qualificano da sé. Non solo per il danno pubblico che arrecano, ma per l’ignoranza e la stupidità che li contraddistingue. La scritta apparsa di fronte al monumento dedicato alle vittime del Carnaio mostra una totale assenza di rispetto non solo per il bene pubblico, ma soprattutto per il sacrificio di quelle persone che hanno lottato per riportare la libertà nel nostro Paese. Da parte nostra, faremo tutto il possibile per cancellare in fretta quello scempio. Ma serve l’unione di una intera comunità per far sì che certi gesti non si ripetano più".
Dichiara il sindaco del Comune di S.Sofia, Daniele Valbonesi: "Questa scritta vergognosa è stata fatta, presumibilmente nella giornata di sabato sulla bacheca che si trova nel Passo del Carnaio di Bagno e che ricorda l’eccidio nazifascista del 25 luglio 1944 (tre giorni dopo l’eccidio di Tavolicci di Verghereto, dove furono uccisi 64 abitanti di quella piccola località, ndr.), in cui furono trucidati 27 civili innocenti. Non permetteremo che nessuno infanghi la memoria delle persone che hanno combattuto per la Libertà. Difenderemo in ogni sede gli ideali della Resistenza, dai quali è nata la Costituzione Italiana".
Anche Lorenzo Spignoli, già sindaco di Bagno, è intervenuto nel condannare duramente quella scritta, definendola, fra l’altro, "Uno sfregio intollerabile arrecato in un luogo sacro".