
I vecchi ruderi diventeranno strutture turistiche
Cesenatico, 1 febbraio 2024 – A Cesenatico sbarca il gruppo Falkensteiner. Il tribunale di Rimini ha infatti omologato il concordato in continuità diretta delle società riunite in "Cesenatico Resort", proprietarie delle maggiori colonie in disuso sul lungomare di Ponente. La proposta concordataria prevede il risanamento del gruppo ed il successivo recupero dei complessi immobiliari ad opera del gruppo Falkensteiner Michaeler Tourism (Fmtg), uno dei principali leader turistici a livello europeo, che opera in sette nazioni con 28 strutture recettive.
In pochi mesi il gruppo Fmtg diverrà proprietario di 8 colonie in stato di degrado, la cui riconversione permetterà la realizzazione di importanti strutture alberghiere e villaggi a 4 e 5 stelle. Siamo in una zona a valenza turistica e con potenzialità enormi, in quanto sono già presenti villaggi e campeggi che lavorano molto bene, ci sono il parco acquatico di Atlantica, il Circolo tennis "Anselmo Godio", il Palazzetto dello sport e i circoli velici. In particolare l’area delle vecchie colonie che sarà trasformata è quella compresa fra via Cavour e via Magellano, con una estensione di ben 150mila metri quadrati.
Questo significa che si cono gli spazi per creare strutture ricettive dotate di parcheggi, piscine e grandi giardini affacciati sul mare.
È di fatto una parte di Cesenatico che rinasce. La complessa operazione di risanamento ed individuazione di un investitore credibile, durata oltre tre anni, si è conclusa grazie alla determinazione del legale rappresentante del gruppo Cesenatico Resort, Davide Liuzzi, supportato ed assistito dallo Studio Boldrini, Pesaresi & Associati (partner Fabio Pesaresi, Jan Czmil e l’associata Beatrice Monterumisi), in qualità di Advisor strategico, finanziario e legale del gruppo, tanto per gli aspetti concorsuali, quanto per la definizione degli accordi con l’investitore. Sedici anni fa, nel 2008, l’amministrazione dell’allora sindaco Nivardo Panzavolta fece propria l’esigenza di riqualificare l’area delle colonie di Ponente, tanto da indire un bando pubblico rivolto ai più importanti studi di architettura a livello nazionale, vinto dallo studio dell’architetto Mario Cucinelli di Bologna, per la realizzazione di un "Masterplan" finalizzato al recupero ed allo sviluppo dell’intero comporto, anche secondo i più avanzati criteri di sostenibilità ambientale. Già nel 2011 Erik Falkensteiner aveva dichiarato pubblicamente l’interesse del suo gruppo a sviluppare il progetto sulle colonie di Ponente, ma le complessità dell’iter urbanistico avviato, durato dal 2008 al 2019, con in mezzo la crisi del mercato immobiliare del 2012 ed in ultimo il Covid nel 2020, hanno fatto slittare tutto di oltre dieci anni, per poter dare la possibilità di una concreta esecuzione.