La parola giusta è ‘orgoglio’. La pronunciano il sindaco Enzo Lattuca e il suo vice Christian Castorri nell’aprire le porte della Sala degli Specchi del Comune di Cesena a Roberta Pedrelli e Lorenzo Casali e la ribadiscono i due atleti che, con pieno merito, rivendicano le emozioni di aver gareggiato in mondovisione sotto l’immagine dei cinque cerchi di Parigi.
Roberta Pedrelli è un’atleta paralimpica punto di riferimento del sitting volley cesenate, mentre Lorenzo Casali oltre a gareggiare con la squadra azzurra di ginnastica artistica, è un’importante pedina del Gymnastic Romagna Team. A loro l’amministrazione comunale ha voluto tributare il riconoscimento dedicato a chi ha tenuto alto il nome di Cesena ai piani altissimi dello sport planetario. Questione di orgoglio, appunto.
Le storie dei due campioni hanno come comune denominatore una passione che è stata in grado di cambiare la vita. "Nel 2010 – ha raccontato Pedrelli – ho dovuto fare i conti con l’amputazione di un arto inferiore legata a un sarcoma che mi ha colpito subito dopo il parto. Fu periodo terribile, durante il quale sentì il mondo cadermi addosso. Conobbi il mondo del sitting volley mentre ero al centro protesi di Bologna e così quattro mesi dopo l’amputazione mi ritrovai in campo, a praticare uno sport che prima nemmeno conoscevo. Lo sport che mi ha ridato il sorriso".
Pedrelli, che vanta anche una medaglia d’oro e una d’argento ai campionati europei e un quinto posto ai mondiali, a Parigi ha partecipato alla sua seconda olimpiade: "A Tokyo però era tutto diverso, ovattato. L’atmosfera del Covid toglieva ancora tantissimo dell’atmosfera tipica dello sport. A Parigi invece ce la siamo goduta alla grande, ottenendo un ottimo quinto posto e assaporando ogni momento delle giornate. Certo, il mio curriculum è gratificante, ma l’aspetto che più apprezzo è legato al fatto che grazie a ciò che ho fatto riesco a trasmettere forza a chi mi sta intorno, a partire da mia figlia. A chi mi chiede come ho fatto, rispondo con un sorriso: la ricetta è non mollare mai. E’ così che si superano le batoste della vita, scoprendosi poi ogni volta più forti. Sono felicissima di fare ancora parte della squadra di Cesena: ormai siamo una grande famiglia".
Stesso approccio per Lorenzo Casali: "Ho iniziato a 9 anni, nel 2011, quando mia mamma mi portò in palestra per la prima volta. L’idea era quella di trovare un luogo do ve far ‘sfogare’ la mia energia, il risultato fu che mi innamorai di questa disciplina. Sono entrato nella nazionale senior a 19 anni e da allora ho collezionato tanti risultati importanti come il titolo di campione d’Europa ad Antalya e l’argento a Monaco. Senza dimenticare la partecipazione ai mondiali. Le olimpiadi ci hanno visto chiudere al sesto posto, dopo aver conquistato la finale, un obiettivo che ci eravamo prefissati con tanta determinazione. E’ andata benissimo e quando mi rivedo lì, ad aspettare la chiamata prima di iniziare la gara, mi rendo conto che le olimpiadi che avevo sempre visto come un punto di arrivo della carriera, ora sono diventate un passaggio intermedio. Penso già a Los Angeles e nel frattempo a crescere sempre più. Anche con la mia squadra a Cesena: lo scorso anno siamo arrivati secondi sfiorando lo scudetto. Tante squadre si sono rinforzate, ma noi non vediamo l’ora di riprovarci".