E’ iniziata, e procede speditamente l’operazione paratie e valvole di non ritorno organizzata dal Comitato alluvionati e franati di Cesena e della Valle del Savio. E stato organizzato un gruppo d’acquisto che ha raccolto l’adesione di circa 200 famiglie e condomini per il montaggio di 460 paratie a protezione di porte d’ingresso e garage, e circa un centinaio di valvole ‘clapet’, cioè che lasciano uscire l’acqua dagli scarichi, ma impediscono il riflusso.
Le paratie a Cesena erano praticamente sconosciute, ma a Cesenatico è facile vederle lungo il porto canale e nelle strade circostanti poiché l’esondazione del porto canale era frequente in occasione di mareggiate, ma dopo l’installazione delle ‘porte vinciane’ è meno frequente.
La zona in cui ci sono state più adesioni è stata l’Oltresavio, dove il fiume ha creato tantissimi danni nell’alluvione di maggio 2023. Le adesioni sono state suddivise in cinque gruppi, ognuno dei quali è stato assegnato a una delle aziende che hanno aderito all’iniziativa con prezzi di favore (che vengono segnalati in aumento da parte di chi produce i componenti necessari per l’installazione).
Le famiglie e i condomini vengono contattati per un sopralluogo, versano 40 euro come acconto e saldano il resto a montaggio avvenuto.
A impegnarsi in questa operazione è stato soprattutto Vincenzo Mastropasqua, uno dei capisaldi del comitato cesenate che ha assistito gli iscritti nella richiesta di contributi alla Regione che ha messo a disposizione 9,8 milioni di euro provenienti dalle donazioni di enti, cittadini e aziende. Il numero di richieste ha già superato l’importo disponibile, ma è ancora possibile presentare le richieste: il termine scade il 31 gennaio 2025, poi serviranno tre-quattro mesi per l’esame delle pratiche.
I titolari di quelle approvate riceveranno un contributo anticipato e dovrenno concludere i lavori entro dieci mesi e presentare il rendiconto. I contributi sono riservati ai proprietari degli immobili in cui risiedono, quindi sono esclusi affittuari, usufruttuari e propietari di seconde case. Il bando, inoltre, prevede l’obbligo di mantenere la residenza fino alla conclusione dell’iter.
Il Comitato puntava anche ad avere un contributo da parte del Comune di Cesena poiché erano rimasti a disposizione oltre 300.000 euro dal conto delle donazioni, ma l’amministrazione comunale ha preferito impiegarli nella retribuzione dei quattro impiegati assunti con contratto di lavoro interinale per attivare (fino al 31 dicembre) lo sportello alluvionati che assiste tecnici e privati nella presentazione della pratica.