di Andrea Alessandrini
I forni crematori in città ora viaggiano a pieno regime pandemico, dopo le difficoltà dei mesi scorsi. Al cimitero di Tipano è diventato operativo anche il secondo dei due forni funzionanti a tempo pieno, sei giorni su sette, sabato incluso. "Da fine marzo siamo in grado di eseguire sino a quindici cremazioni al giorno, oltre ottanta alla settimana, con l’offerta eccedente rispetto alla domanda", annuncia il coordinatore dei servizi cimiteriali Stefano Sacchetti.
La gestione dei servizi del camposanto di Tipano, affidato dal Comune in project financing, aperto nel 2012 e realizzato su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, è in capo alla cooperativa sociale Cils.
Oltre al direttore vi lavorano tre necrofori, un addetto alle pulizie e due impiegati.
"Con l’emergenza ancora in corso provocata dai decessi in aumento a causa della pandemia - spiega Sacchetti – mediamente arrivano al cimitero dieci-dodici salme al giorno. In precedenza, anche a causa del guasto a un forno, abbiamo rallentato le operazioni e abbiamo dovuto per qualche tempo non accettare tutte le richieste, destinandole ad altre strutture vicine come quelle di Faenza-Ravenna, Rimini e Pesaro-Fano. Adesso la nostra capacità crematoria fa fronte alla sia pur alta domanda e quando la pandemia sarà finita, potremo anche permetterci di mettere a riposo uno dei due forni, oppure di alternarli".
Anche prima dell’arrivo del virus, la tendenza generale anche nel Cesenate era quella di una crescita delle cremazioni per ragioni personali e con l’esplicita richiesta prevalente di dispersione delle ceneri
L’attività dei forni del cimitero di Tipano non riguarda soltanto le salme, ma anche i resti mortali provenienti da tumulazioni. Sono infatti in aumento anche le domande di ossari, capaci di ospitare fino a quattro urne ad un costo di gran lunga inferiore al classico loculo o alla tomba di famiglia. Una soluzione alla quale si stanno orientando non pochi fruitori del servizio.
"Con il nuovo forno – sottolinea il direttore - sarà possibile cremare anche salme fuori misura,di peso o dimensioni notevoli, e si tratta di casi statisticamente in crescita". Il cimitero di Tipano conta su un giardino interno, denominato della memoria, dove i familiari possono spargere le ceneri accanto ad un grande albero accoglie e testimonia l’eternità della vita nelle sue perenni trasformazioni. "Nel primo lockdown di marzo 2020 - informa il coordinatore dei servizi cimiteriali - più del 30% per cento delle cremazioni era dovuta al Covid-19 e le salme arrivavano anche da Lombardia, ad esempio da Bergamo in quei giorni terribili delle pile di bare caricate sui camion, Emilia e Marche. Ora il bacino di utenti è esclusivamente romagnolo e territoriale.