REDAZIONE CESENA

"Nuovi interventi per arginare le alluvioni"

La ricetta di Michele Fiumi, candidato al consiglio regionale per i Civici con De Pascale: "Uniti per richiedere risorse all’Europa"

Michele Fiumi giovedì sera ha tenuto un incontro al porto di Cesenatico

Michele Fiumi giovedì sera ha tenuto un incontro al porto di Cesenatico

La difesa del territorio dalle alluvioni è il tema più importante che si deve affrontare a livello locale e regionale.

Ce ne siamo resi conto negli ultimi tempi, soprattutto negli ultimi giorni, e di questo si è parlato giovedì sera sul porto canale di Cesenatico, dove il candidato al consiglio regionale Michele Fiumi nella lista ’Civici, con De Pascale presidente’, ha incontrato al Mapicò cittadini, imprenditori, operatori balneari ed ex amministratori, tra i quali gli ex assessori Irma Rossi e Walter Rocchi e l’ex direttore Mauro Moschini di Confartigianato.

Fiumi, lei e la sua famiglia siete state fra le persone vittime dell’alluvione, con quale spirito affronta questo tema e cosa può portare in politica per cambiare le cose?

"Ho vissuto questa esperienza lo scorso anno, sono portavoce del Cuvf, il Comitato unitario vittime del fango di Forlì, e ho vissuto e tuttora vivo questa emergenza sul territorio vicino alla gente. La mia esperienza mi porta a sostenere che dobbiamo mettere da parte le speculazioni politiche, e far sì che gli enti locali ed il Governo affrontino assieme il problema".

A Cesenatico è noto per essere stato il braccio destro del sindaco Damiano Zoffoli che oltre vent’anni fa dovette affrontare per primo i problemi degli allagamenti.

"Furono momenti duri perchè tra gli anni ’90 e l’inizio dei Duemila, Cesenatico andò più volte sott’acqua. La risposta del Comune e della Regione Emilia Romagna fu all’altezza, tant’è che vennero realizzate le porte vinciane con l’ingegnere Binini, i Giardini al Mare ad un metro sopra il livello del mare, il parcheggio della rocca, viale Roma, la sezione a terra del Museo della Marineria, la riqualificazione del porto canale e altre opere vitali per la città, con 130 milioni investiti in 5 anni".

C’è un modello Cesenatico da proporre su scala regionale? "Sì, lo dimostra quello che ha fatto Damiano Zoffoli, con i quale l’assessore Rocchi, ad esempio, per le porte vinciane fece un bando diretto; ma lo sta dimostrando anche l’attuale sindaco Matteo Gozzoli che investe molto in opere pubbliche. Ribadisco, dobbiamo lasciare da parte le polemiche e puntare all’obbiettivo prioritario, che è quello di avere subito progetti di difesa del territorio e le risorse economiche per realizzarli in tempi brevi. I nostri Comuni e la Regione hanno tecnici validi ed in grado di progettare assieme la difesa del territorio".

E con la burocrazia come la mettiamo?

"E’ il nostro nemico numero uno, specie in questi momenti. Non è possibile aspettare dei mesi per un bando che ci consenta di fare dei lavori per rimuovere i tronchi che ostruiscono il deflusso dei fiumi o di alzare gli argini dove è necessario. C’è solo una persona che può cambiare le cose ed è il generale Figliuolo, perchè lui ha il potere di fare quei piani speciali che sono previsti nell’emergenza". In questo quadro la Regione deve fare tanto.

"Si, anche perchè i climatologi sottolineano che il cambiamento climatico a livello planetario è più forte in Europa, In Italia fra le regioni l’Emilia-Romagna è tra quelle più a rischio e dove si deve maggiormente intervenire. Per questo motivo il problema va posto come priorità all’ordine del giorno di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, perchè dobbiamo essere uniti e pronti a chiedere tante risorse in Europa, non bastano i 2,5 miliardi del Governo".

Giacomo Mascellani