
I consiglieri di minoranza
A Savignano, perplessità delle opposizioni sul progetto della nuova piscina scoperta. Lunedì 3 marzo si è tenuta una riunione a porte chiuse per i soli consiglieri comunali in merito al nuovo progetto della piscina scoperta comunale. I gruppi consiliari di minoranza, Coalizione per Sarti sindaco e Coraggio Savignano Cambia, ringraziano l’Amministrazione per averli convocati in anteprima per mostrargli il nuovo progetto che sarà sicuramente una delle opere più importanti degli ultimi anni per Savignano. I gruppi di minoranza, però, riuniti ci tengono a segnalare, a loro parere, alcune criticità che non possono essere taciute e pensano sia indispensabile renderle note ai cittadini dato che il progetto costerà almeno 2.200.000 di euro.
Dicono i consiglieri comunali di minoranza: "L’area scelta per la piscina comporterà la perdita di almeno dieci posti auto e un aumento della congestione in una zona già complessa. Inoltre, per otto mesi all’anno, con la piscina chiusa, i percorsi per raggiungere il Seven risulteranno più lunghi, isolati e poco sicuri di sera. Gli spogliatoi, utilizzabili solo quattro mesi l’anno, sono stati collocati lontano dagli altri impianti sportivi. Una progettazione più lungimirante avrebbe potuto integrarli con i campi da tennis, in condizioni critiche e ancora in attesa di riqualificazione. La vasca per i bambini, profonda solo 40 cm, è troppo piccola per accogliere comodamente genitori e figli, limitandone l’utilizzo. Inoltre, la piscina principale, con una profondità di appena 136 cm, è stata progettata per evitare l’obbligo del bagnino. Questa scelta, tuttavia, rende l’impianto più insicuro e poco adatto alle famiglie, poiché la profondità ridotta potrebbe aumentare il rischio di incidenti senza un’adeguata sorveglianza".
I consiglieri di miunoranza aggiungono che non è previsto un bar all’interno della piscina e che l’unica opzione per gli utenti sarà uscire dalla struttura e attraversare il parcheggio per raggiungere un chiosco o il Seven. Una scelta che limita l’attrattività della piscina. E concludono: "Il Comune vuole intervenire sui prezzi d’ingresso, ma senza servizi accessori e senza autonomia tariffaria, quale società sarà disposta a gestire l’impianto? Il rischio è di creare una struttura difficilmente sostenibile e un costo futuro per i cittadini. L’Amministrazione prevede di andare a bando entro il 2025, ma senza avere certezze sul finanziamento regionale e senza voler intervenire sulle criticità segnalate. A nostro avviso, non ha senso correre alla realizzazione della piscina senza prima perfezionare il progetto, per evitare di creare un impianto costoso e con gravi limiti strutturali. Continueremo a monitorare il progetto affinché venga garantita una soluzione realmente utile e sostenibile per la comunità".
Ermanno Pasolini