ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Noemi, il ritorno alla normalità: “Sta reimparando l’italiano”

Filippo Zanella racconta la vita della figlia ritrovata in Polonia dopo tre anni di ‘latitanza’ con la madre

Filippo Zanella con la figlia Noemi di nove anni e mezzo. Tre anni fa la madre l’ha portata in Polonia sottraendola al padre contro la decisione del giudice

Filippo Zanella con la figlia Noemi di nove anni e mezzo. Tre anni fa la madre l’ha portata in Polonia sottraendola al padre contro la decisione del giudice

Cesena, 19 giugno 2024 – Noemi si sta velocemente riabituando alla sua vita da bambina, sta partecipando alle attività del campo estivo, sta ritrovando le sue amichette e si sta facendo nuovi amici”.

Filippo Zanella, il padre di Noemi, la bambina di 9 anni e mezzo rapita dalla madre polacca il 21 settembre del 2021, racconta i progressi della figlia finalmente rientrata in Italia. “Noemi sta reimparando velocemente l’italiano – racconta il padre – è una bambina felice e molto attiva. Ho tante belle foto e video che lo dimostrano. Ora passa il suo tempo con i nonni e con me, il nostro obiettivo al momento è di farle recuperare questi tre anni di vita da bambina che purtroppo non ha potuto vivere perché è stata sistematicamente preclusa da ogni attività relazionale con i bambini della sua età. Ricordiamoci che sua madre la mattina la lasciava a casa da sola mentre andava a lavorare e al pomeriggio la portava in chiesa per 4 o 5 ore a pregare”.

Filippo Zanella, pur se felice di aver finalmente ritrovato sua figlia, è però anche preoccupato. “Siamo un po’ spaventati per quello che potranno fare i parenti da parte della madre – spiega – non sappiamo poi come si muoverà la madre di Noemi. Dopo questa storia ci sono tanti padri che ci stanno chiedendo aiuto, tanti padri che hanno visto che, anche se a volte questi rapimenti sembrano senza speranza, ce la si può fare a ritrovare i propri figli. Il 28 giugno ci sarà una grossa manifestazione a Roma che faremo assieme all’associazione ‘Uomini vittime di violenza’ e parleremo proprio della tematica dei sequestri dei minori. Ricordiamo che c’è un sequestro al giorno in Italia e le pene previste sono bassissime. Si parlerà anche di diritto alla genitorialità e discriminazione”.

La sparizione di Noemi risale a tre anni fa e Filippo Zanella, fisioterapista di 47 anni è riuscito a ritrovare sua figlia grazie a un misterioso ‘angelo custode’. I giudici, anche in Polonia, avevano affidato la bambina al padre, giudicando illegale il comportamento della madre. Per questo l’uomo si era recato in Polonia direttamente per cercare la figlia e riportarla a casa a Cesena.

“C’è una persona – dice Filippo Zanella – che io chiamo il mio angelo custode, ma di cui non conosco il nome, che mi ha mandato una lettera anonima scrivendomi l’indirizzo esatto del luogo in cui si trovava mia figlia”. Il fisioterapista cesenate si è recato subito nella città di Rzesxòw che si trova ai confini della Polonia vicino all’Ucraina, dove viveva la piccola con la madre. A quanto pare vivevano in semi-clandestinità e la bambina non frequentava la scuola né era affidata a un pediatra di riferimento. Per la soluzione del caso si erano mobilitati anche l’amministrazione comunale di Cesena e le autorità consolari italiane.

“Appena ho avuto questa notizia mi sono trasferito lì – dice Zanella – e abbiamo fatto un mese di osservazioni e di appostamenti”. “Il ritrovamento di mia figlia non è avvenuto grazie alle forze dell’ordine – ci tiene a precisare Zanella – quando la mia ex compagna mi ha visto, la mattina del 5 giugno, si è data alla fuga assieme alla bambina. E sospetto che ci fossero delle spie all’interno della polizia polacca. Noemi era molto agitata e in un primo momento non mi ha riconosciuto. Siamo riusciti a raggiungerle e, grazie anche all’aiuto di mia madre, Noemi si è calmata. Ora è una bambina serena e felice”.

A maggio 2022 il tribunale polacco aveva riconosciuto illegale il comportamento della madre di Noemi, sparita assieme alla piccola tre anni fa, e ai sensi della convenzione dell’Aja e con sentenza definitiva non appellabile aveva ordinato alla madre di riportare Noemi in Italia. Nel giugno 2023 il tribunale di Forlì ha dichiarato decaduta la potestà genitoriale della madre di Noemi, proibendole di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla figlia”.