Cesena, 4 ottobre 2022 - "Sono sconvolto, non riesco a credere a quello che è successo". È il cugino di Nevio Gentili, l’86enne di Bagno di Romagna che ieri ha perso tragicamente la vita sull’E45 assieme alla moglie 78enne, Graziella Amadori, a raccontare l’ultimo incontro col parente al bar del paese, il giorno prima dell’incidente. "L’avevo incontrato al bar proprio domenica - dice - stava bene, era in salute, era solo molto dispiaciuto perché non poteva più andare a caccia".
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Bagno di Romagna, e si può dire tutto l’Alto Savio, sono sotto chock dalle prime ore di ieri pomeriggio, quando è arrivata velocemente la drammatica notizia dell’incidente stradale lungo la E45, verificatosi allo svincolo nord di San Carlo di Cesena, dove hanno perso la vita due persone residenti nel paese termale, incidente nel quale anche uno dei loro tre figli è rimasto gravemente ferito. Da ieri pomeriggio Bagno piange la drammatica scomparsa di Nevio Gentili, di sua moglie Graziella Amadori, che con uno dei loro figli, Yuri, 61 anni, residente a Mercato Saraceno, si dirigevano con la loro Panda verso Cesena.
Nevio e la moglie Graziella, ormai da anni pensionati, erano originari della frazione di Monteguidi-Carnaio (Bagno di Romagna), località di campagna situata lungo la strada provinciale che da San Piero porta a Santa Sofia.
Nella zona del passo del Carnaio, la famiglia Gamberini aveva gestito per vari anni la piccola stazione di carburanti (che ora non c’è più) di quel piccolo borgo, poi da alcuni decenni si era trasferita nel paese di Bagno, nel quartiere nord-ovest del paese, in Via del Faggio. Per una vita i due coniugi, che si erano conosciuti in giovane età, hanno lavorato come coltivatori diretti. Dapprima abitavano al podere Campietro e poi in cima al Carnaio. Infine hanno deciso di sistemare la vecchia casa cantoniera all’inizio di BaGno di Romagna e tutt’ora abitavano lì. Nevio aveva poi lavorato per diversi anni nel settore del verde, come agricoltore, di una cooperativa con sede a San Piero, mentre la moglie aveva lavorato anche in vari alberghi del paese termale come cuoca oltre a occuparsi della numerosa famiglia. Lasciano tre figli di 60 anni e diversi nipoti.
Uno dei figli, Yuri Gentili, di 61 anni, residente a Mercato Saraceno ex cantoniere di provincia in pensione, era in auto coi genitori al momento dell’incidente e ora si trova ricoverato all’ospedale Bufalini in gravi condizioni.
Un altro figlio, lavora come cuoco in un albergo termale di Bagno di Romagna, mentre l’altro lavora in una grande azienda di Santa Sofia.
Persone buone, miti, benvolute da tutti, si erano subito ben inseriti nella comunità bagnese, che è rimasta sconvolta, incredula di fronte alla terribile tragedia che si è consumata in un attimo lungo la E45, che, c’è da immaginare, avranno percorso senza intoppi tante altre volte. Ieri pomeriggio invece un destino crudele li ha coinvolti in un tremendo incidente, che purtroppo non gli ha dato scampo. Il figlio Yuri, ricoverato in ospedale al Bufalini di Cesena, e gli altri due figli che abitano a Bagno, sono molto conosciuti e stimati in Alto Savio.
La notizia in paese si è diffusa in un attimo, tra un tam tam di messaggi e di telefonate che hanno gettato i cittadini nello sconforto più totale. Il paese, mentre calava il buio, si è chiuso nel dolore per questa tragedia immensa.