È entrata sul set in punta di piedi, con un timore quasi reverenziale di fronte alla grandezza della regia, del cast, della produzione. Ne è uscita portandosi a casa i complimenti del regista in persona. "Agnese, sei una grande attrice!" le ha detto Michael Mann, prima di concedersi bonariamente a un selfie con lei. Stiamo parlando di Agnese Brighittini, 39enne attrice di San Mauro Pascoli, oggi di casa a Roma, che ha recitato una piccola parte nel film ‘Ferrari’, vestendo i panni di una madre che perde tragicamente il figlio nella scena clou del film biografico dedicato al fondatore della casa automobilistica di Maranello. "Una scena breve ma intensa, che mi ha permesso di esprimermi liberamente e di lavorare nel modo migliore, con chi conosce a fondo i processi di un attore", racconta.
Come ha ottenuto questa parte?
"Per fare il provino ho realizzato un self tape, in cui dovevo improvvisare, recitando in inglese, lo sgomento e il dolore di una madre che perde all’improvviso il figlio piccolo: la scena è quella della tragedia di Guidizzolo, che ha segnato la storia della Ferrari e delle corse su strada. Due mesi dopo ho ricevuto la telefonata di Armando Pizzuti, direttore del casting. ‘Mann ti ha scelta per il film’, mi ha detto. Non ci potevo credere, Venezia aveva portato fortuna".
Cosa intende?
"Due giorni prima di ricevere la telefonata ero al Lido, al Festival del Cinema, dove ho avuto l’occasione di incontrare la mia musa ispiratrice, Cate Blanchett. Ho scambiato qualche battuta con lei e le ho chiesto se poteva dare la sua benedizione alla mia carriera di attrice. Ha funzionato".
Che regista è Michael Mann?
"È un cineasta enorme. Maniacale nella cura dei dettagli, anche minimi, di un set. Per fare un esempio, a un certo punto a tavola vengono serviti dei tortellini, realizzati ad arte da un food designer, anche se la macchina da presa non li inquadra nemmeno. Mi hanno stupito infatti certe critiche sul film: a mio avviso non poteva essere più realistico e autentico di così".
Come è stato lavorare con lui? "Con me è stato molto disponibile. Mi ha permesso di muovermi in libertà sul set per prendere tutto il ‘materiale emotivo’ di cui avevo bisogno per recitare la mia parte. E ha risposto con gentilezza a tutte le mie domande e ai miei dubbi, trattandomi al pari degli altri attori. Mi ha presentato anche ad Adam Driver, ‘Questa è una collega di set’ gli ha detto".
Altri ruoli che ha interpretato? "Ho fatto un po’ di teatro, vengo dal musical, e partecipato a qualche spot televisivo (la pubblicità del Tavernello e lo spot di Ravenna Tourism, ndr). Nel cinema lavoro da sette anni, ho recitato in ‘Marylin ha gli occhi neri’, il film di Simone Godano con Stefano Accorsi e Miriam Leone, e in ‘Caro Lucio ti scrivo’ di Riccardo Marchesini".
Uno che le sta particolarmente a cuore?
"Il ruolo della co-protagonista del corto ‘La Creazione’ di Simone Villani, che mi è valso il premio come migliore attrice al 48 Hour Film Project Italia".
Carlotta Benini