L’apporto del ‘Grande Fratello’ per affrontare i problemi di sicurezza è una costante che a Cesena dura da anni. Il primo progetto di rete di telecamere di nuova generazione fu avviato dalla giunta guidata da Paolo Lucchi che aveva messo sulla carta un piano col quale collocare in città circa 400 occhi elettronici. La risposta non è però esaustiva, come dimostra il fatto che la zona attualmente più capillarmente servita dalle telecamere è quella della stazione ferroviaria, più volte finita all’attenzione della cronaca per aggressioni o atti vandalici spesso perpetrati proprio a due passi dai visori elettronici. Una delle peculiarità della rete è inoltre legata al fatto che pure i privati possono decidere di aderire, collocando impianti da loro acquistati e collocati in modo da riprendere aree pubbliche: anche queste immagini, che i privati non sono autorizzati a visionare, finiscono nella rete monitorata dalle forze dell’ordine.
CronacaNel 2018 l’avvio del ‘Grande fratello’