LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Museo archeologico: "Un’eccellenza della storia accanto alla Pinacoteca"

Il sindaco Lattuca ha svelato il progetto che completerà la Malatestiana. Previsti due anni di lavori. Sul pavimento ricollocati i mosaici di via Tiberti.

Museo archeologico: "Un’eccellenza della storia accanto alla Pinacoteca"

Siamo ai rendering, alle suggestioni e alle tabelle di marcia del futuro cantiere. Il che vuol dire che siamo ancora alla teoria, ma che finalmente la ‘pratica’ sembra davvero sul punto di avvicinarsi. Dopo anni di attese, di buone intenzioni rimaste tali, di progetti che passavano da un ufficio all’altro e di cancelli chiusi anche nell’attuale museo archeologico che si affaccia sul Chiostro di San Francesco e che non è accessibile al pubblico, ieri l’amministrazione comunale durante una presentazione pubblica organizzata alla Biblioteca Malatestiana ha alzato il velo sul museo che verrà. Quasi 2 milioni e 900.00 euro di budget interamente messo sul tavolo da palazzo Albornoz (che è in ogni caso riuscito ad accedere a un mutuo a un tasso prossimo allo zero sottoscritto con l’Istituto per il Credito Sportivo) e cantieri al via intorno alle metà del 2024, con una previsione di durata dell’intervento di un paio d’anni. Ecco in cifre l’entità dell’intervento che dovrà rappresentare la ciliegina sulla torta nella riqualificazione della Biblioteca Malatestiana, che andrà così a compimento, chiudendo il cerchio avviato con le ristrutturazioni (ora ampiamente ultimate) dei tre lotti della nostra Memoria Unesco.

"Non avremo il Museo della città – ha commentato il sindaco Enzo Lattuca – ma i Musei della città, offrendo ai visitatori un validissimo percorso culturale in grado di catturare tanta attenzione, sia per via delle preziose opere che saranno esposte all’interno, sia per i luoghi che le ospiteranno".

Si andrà dai preziosi Missoria, alla ‘Venere’ di Borello, senza dimenticare il mosaico di epoca romana raffigurante una pantera (o leone?) che era stato ritrovato il 19 ottobre del 2017 in via Strianti e che da subito aveva conquistato l’interesse dei cesenati.

"L’obiettivo – ha chiarito Lattuca - non è quello di ammassare reperti cercando di rendere visibile tutto, o comunque il più possibile. Serve piuttosto seguire un filo logico e accattivante, che ci permetta di raccontare la storia della città con l’utilizzo di nuove tecnologie, accessibili e fruibili anche alle persone con disabilità. Potremo contare su un’eccellenza, che andrà ad abbinarsi alla Pinacoteca che sorgerà a Palazzo Oir, il cuoi progetto esecutivo è stato approvato da qualche settimana. A riguardo, nei prossimi tre o quatto mesi ci occuperemo della gara, contando di affidare i lavori anche di quell’intervento entro la fine del mandato".

Tornando al museo archeologico, una volta a regime, verosimilmente nel 2026, il visitatore potrà accedere da piazza Bufalini, varcando poi la soglia immergendosi in un percorso storico allestito a partire dal corridoio Comandini, dove saranno collocati la reception e un bookshop. Nel pavimento della Sala del Museo saranno collocati i mosaici di via Tiberti. Con questa soluzione si ottimizzeranno gli spazi valorizzando i reperti archeologici consentendone la vista nella posizione originale, tutelandoli. Il percorso, di tipo storico-cronologico, presenterà approfondimenti di carattere tematico. A questo proposito sono state individuate 11 sezioni, che spazieranno dalla preistoria al Rinascimento. Ognuna verrà corredata da tablet e stampe digitali su frame retroilluminati inseriti nei vani delle finestre.

All’evento di ieri ha partecipato anche il sindaco di Savignano sul Rubicone, Flippo Giovannini, che han raccontato come vengono valorizzate le importanti tracce del passato recentemente rinvenute nel suo territorio.