PAOLO MORELLI
Cronaca

E’ morto monsignor Biguzzi, missionario del mondo con radici romagnole

Il vescovo emerito di Makeni in Sierra Leone si è spento all’età di 88 anni all’ospedale di Parma. Era originario di San Giorgio e molto legato a Cesena

Monsignor Biguzzi durante un incontro in parrocchia a Villachiaviche nel 2005

Monsignor Biguzzi durante un incontro in parrocchia a Villachiaviche nel 2005

Cesena, 2 luglio 2024 – È tornato alla casa del Padre, per usare un’espressione che gli era cara, monsignor Giorgio Biguzzi, vescovo emerito di Makeni, diocesi a Nord dello stato subsahariano Sierra Leone.

Il decesso è avvenuto ieri all’alba all’ospedale di Parma, dove era ricoverato da alcuni giorni; era a Parma perché lì c’è la casa madre dei Saveriani dove si trovava da circa un mese a causa del peggioramento delle condizioni di salute. Aveva 88 anni ed era originario di San Giorgio di Cesena, luoghi ai quali era molto legato, ma poteva essere definito un cittadino del mondo, anzi un missionario del mondo.

La sua vocazione, infatti, era portare Cristo a chi non lo conosceva e questo faceva ovunque si trovasse. Ebbe la vocazione alla vita religiosa da giovanissimo, studiò nei seminari di Cesena e Bologna; al secondo anno di teologia, affascinato dalla personalità e dall’opera di San Francesco Saverio, entrò nell’ordine dei Saveriani.

Ordinato sacerdote, fu inviato negli Stati Uniti, a Milwaukee, per formare i missionari, ma nel 1975 andò missionario in Sierra Leone e l’Africa gli entrò nel sangue. Nel 1985 fu richiamato per dirigere il seminario saveriano di Ancona, ma due anni dopo tornò in Sierra Leone e fu nominato vescovo di Makeni da Papa Giovanni Paolo II.

Fece un gran bene a quel Paese favorendo l’apertura di scuole, fino all’Università, strade e altre infrastrutture. Rientrato in Italia nel 2012 per limiti di età, era solito dire: “Guardate la nazionalità dei profughi che arrivano con i barconi, ce ne sono pochissimi della Sierra Leone perché gli abbiamo dato una speranza di vita migliore nel loro Paese”.

Raccontava spesso di un episodio avvenuto durante la guerra civile: alcune suore erano state rapite e lui trattò la liberazione parlando via radio con una suora cesenate con la quale scambiava informazioni riservate parlando via radio in dialetto.

Monsignor Giorgio Biguzzi si era ritirato nella casa dei Saveriani di San Pietro in Vincoli, in provincia di Ravenna, della quale è stato responsabile fino a un paio di anni fa, ma era molto attivo: nel 2015 fu protagonista a Cesena di ‘Rage Against Ebola’, iniziativa musicale dell’associazione Salute e Libertà (fondata da Denis Ugolini) per raccogliere fondi per contrastare l’epidemia di ebola in Africa. L’ultimo compito importante gli fu affidato dal vescovo di Cesena Douglas Regattieri: il ripristino della Piccola Famiglia della Resurrezione di Valleripa, nel comune di Marcato Saraceno, abbandonata da don Orfeo Suzzi con alcune suore dopo l’apertura di un’inchiesta per uso distorto delle offerte dei fedeli, compito portato a termine positivamente nel 2020.

I funerali si svolgeranno a Parma (le modalità non sono ancora note), poi la salma sarà portata in Sierra Leone per la sepoltura, su espressa indicazione dello stesso monsignor Giorgio Biguzzi.