Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, capitanato dall’ex candidato sindaco Marco Casali, prosegue nel lavoro di analisi sul bilancio 2025. Dopo avere rilevato e dichiarato i dati inerenti all’aumento dei parcheggi, nel quale è stato registrato un +61%, e quelli sull’aumento dei diritti delle pratiche edilizie (+41%), analizzati a seguito della verifica dell’aumento dei permessi in Ztl, il gruppo ha da poco portato avanti un’analisi relativa ai prezzi del servizio mense scolastiche di asili nido, scuole materne, elementari e medie.
Fratelli d’Italia ricorda come il rincaro medio delle tariffe della mensa, in caso di presenza a scuola di soltanto un figlio, porti ad un aumento differenziato che va da un minimo dell’8% fino addirittura a un picco del 116%. La situazione, perciò, può peggiorare fino a diventare insostenibile nella circostanza in cui i figli siano più di uno, portando quindi ad aumenti dei prezzi con punte del 170% e del 195% (con tre figli). La rimodulazione della legge ha inoltre ingentemente modificato la fisionomia politica delle tariffe. Non a caso gli aumenti massimi dei prezzi delle mense riguardano le famiglie con un Isee di 10mila euro. La decisione in questione peserà sulle famiglie per un importo complessivo di circa mezzo milione di euro l’anno.
Le nuove tariffe delle mense, entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2025, sono al momento le seguenti: 2,70 euro per chi ha l’Isee inserito nella fascia 5.500-7mila, 3,52 euro per chi ha un Isee che va da 7.000,01 a 8.500 euro, 4,06 euro per la fascia che va da 8.500,01 ai 10mila euro, mentre chi ha un Isee superiore ai 10 mila euro o chi non lo presenta spende 5,40 euro per pasto. Servizio gratuito, infine, per chi ha un reddito inferiore ai 5.500 euro.
"Tutto questo si poteva evitare - ha commentato Casali - stringendo alcuni capitoli di spesa e riducendo i costi della Giunta. Bene, quindi, che venga a galla questa contraddizione di fondo che si materializza in precise scelte di bilanci che penalizzano le famiglie".
Giacomo Lippi