
Marcello Abbondanza. vince la Champions League in Corea del sud
Lavoro finito. Sotto i coriandoli rosa che celebravano la vittoria delle sue Pink Spiders, Marcello Abbondanza, allenatore di volley di Cesenatico da due anni mezzo trasferitosi in Corea del Sud nella zona di Seul, ha chiuso il cerchio di un progetto ambizioso e impegnativo, ma anche estremamente gratificante, che lo ha portato a conquistare la vittoria sia del campionato che della Coppa dei Campioni. Proprio quest’ultima è stata il fiore all’occhiello di una stagione super, chiusa al cardiopalma quando ieri in Italia iniziava il pomeriggio.
"E’ stato incredibile – racconta Abbondanza, ancora circondato dai festeggiamenti – abbiamo regalato alla nostra società una pagina di storia che resterà indelebile, scritta sia dal doppio successo ottenuto, che da una serie di record conquistatati, come quello delle 14 vittorie consecutive ottenute durante la stagione o della ventina di punti di margine sulla seconda coi quali abbiamo chiuso il campionato".
Poi è arrivata la Champions League.
"E’ stata una battaglia sportiva esaltante, che abbiamo affrontato contro la terza forza del campionato, che prima di vedersela con noi, qualificati di diritto, aveva eliminato la seconda. Si gioca al meglio delle cinque partite e noi avevamo iniziato col turbo, vincendo le prima due. Poi però siamo stati raggiunti dalle nostre avversarie che si sono portate sul 2-2, costringendoci dunque al match decisivo delle ultime ore".
Racconti.
"Siamo andati a tutta adrenalina: primo set 26-24 per noi, secondo ancora 26-24 per noi. Poi il terzo lo vincono loro, di nuovo 26-24 e poi vincono anche il quarto, 25-23. Il tiebreak lo abbiamo portato a casa 15-13. Ogni parziale si è chiuso col minimo scarto possibile: è stato pazzesco. E bellissimo".
E ora?
"Ora mi godo il momento. Me lo merito. Nelle prossime ore raggiungerò la mia famiglia che vive a Istanbul, in Turchia e da lì ripartiremo per l’Italia, perché tra poco sarà il compleanno di mia mamma e ho tutte le intenzioni di trascorrerlo con lei, a Cesenatico".
Poi tornerà in Corea?
"No, il mio percorso qui è finito. E’ finito nel migliore dei modi e questo è un ottimo momento per salutare".
Bilancio?
"Sono entusiasta. E’ stata dura, vivere due anni e mezzo in Asia non è semplice, ma è estremamente stimolante. Allenando squadre di pallavolo, mi sono spostato da un continente all’altro e ad ogni tappa ho aggiunto qualcosa di nuovo, in termini di esperiana, di maturità, di approcci con chi mi sta accanto. Davvero molto formativo. Ora sono pronto per una nuova sfida, sempre all’estero. Ufficializzerò a brevissimo".
Magari dalla Romagna.
"Mi aspetta un’estate sotto l’ombrellone sulla spiaggia di Cesenatico. Perché è vero che viaggiare e confrontarsi con tante realtà diverse è meraviglioso, ma è altrettanto vero che nessun posto è come casa. E’ da tanto tempo che non mi prendo qualche mese di relax a godermi la mia terra, la mia famiglia, i miei amici. Il mio mondo".
Luca Ravaglia