Maltrattamenti alla moglie, assolto in primo grado

Cesenate 55enne residente a Mercato Saraceno denunciato dalla coniuge, ieri l’udienza a Forlì

Maltrattamenti alla moglie,   assolto in primo grado

Maltrattamenti alla moglie, assolto in primo grado

Assolto in primo grado dalla pesante accusa di maltrattamenti un cesenate di 55 anni residente a Mercato Saraceno. L’uomo è comparso ieri davanti al giudice del tribunale di Forlì, Marco Mazzocco. Era accusato dalla moglie, di una decina d’anni più giovane, di maltrattamenti che sosteneva di aver subito per anni a partire dal 2006.

La donna, dopo anni di silenzio, aveva deciso di sporgere denuncia e chiesto sostegno esprimendo il desiderio di essere trasferita in una casa protetta, perché "così – sosteneva – non poteva più andare avanti, né per lei né per i suoi figli". Poi c’è stata la separazione.

Al processo il difensore dell’imputato, l’avvocato Alessandro Sintucci, ha sostenuto che il reato di maltrattamenti presuppone che la vittima sia sottoposta ad una serie continua di sofferenze, fisiche e psicologiche, che in questo caso mancavano. Le litigate tra i due coniugi avvenivano spesso per l’educazione dei figli. La madre più permissiva e il padre più rigido. Uno scontro di mentalità che avrebbe provocato, non poche volte, delle liti furibonde in famiglia. Il pubblico ministero, Alice Luasa, ha chiesto la condanna dell’imputato a un anno e quattro mesi, e il giudice, al termine di una lunga discussione, lo ha assolto. Ora si attendono le motivazioni della sentenza. La donna ha raccontato al processo che il compagno tornava spesso a casa ubriaco la sera e se la prendeva con i familiari. Un giorno il marito, rientrato a casa alticcio, si sarebbe rivolto verso la compagna e, per futili motivi, l’avrebbe malmenata e avrebbe preso la figlia per i capelli.

In un’occasione l’uomo avrebbe lanciato a terra tutto il corredo del matrimonio (piatti, utensili e posate) colpendo con un oggetto la compagna. Fatto ritenuto come accidentale e non volontario. Numerose negli anni le visite al pronto soccorso da parte della donna, che ha sempre nascosto ai sanitari il motivo delle ferite riportate. Il marito ha negato tutti i fatti addebitati sostenendo che cercava solo di dare un’educazione ai figli, non bene educati dalla madre.

Annamaria Senni