Domenica pomeriggio, al teatro Bonci, con il concerto del musicista Enrico Malatesta, si conclude la rassegna, con il pubblico sul palcoscenico, "L’altro sguardo. Intime visioni", programmata da Ert Teatro Nazionale. Prima dell’esibizione del percussionista cesenate, alle 17.45 nel Foyer, è prevista una delle performance di Impronte, produzione Ert a cura di Michela Lucenti, nell’ambito del focus sulla drammaturgia fisica CARNE. Si intitola "Carnet erotico-pagina 2024 – estratto", un progetto fra danza e arti figurative della danzatrice, autrice e pittrice Francesca Zaccaria, attiva in vari paesi europei e che in Italia ha lavorato con importanti coreografi. A seguire, alle 18.30 il pubblico prenderà posto sul palcoscenico a sipario chiuso e a contatto ravvicinato con Malatesta e il suo "Concerto per sole percussioni". Malatesta presenta un repertorio che ripercorre alcune delle sue prime esperienze di ricerca intorno all’evoluzione del concetto di interpretazione musicale a favore della più aperta "realizzazione sonora". Alle sperimentazioni compositive basate sulle partiture grafiche di due grandi innovatori della musica del Novecento, John Cage (27’ 10.554" for a percussionist del 1956) e Earle Brown (4 Systems del 1954), si affiancano la riscrittura musicale di Weiss/Weisslich 20 (1992) dell’austriaco Peter Ablinger e il progetto Occam Ocèan XXVI del 2018, frutto della collaborazione di Malatesta con la compositrice francese Éliane Radigue, pioniera nell’uso esclusivo di suoni continui e drones (uno stile musicale nato dal minimalismo che enfatizza l’uso dei suoni), entrambi dedicati ai piatti (cymbals). Per l’esecuzione di Occam Ocèan XXVI, presentato in tutto il mondo in contesti come il Berghain a Berlino, il Museum of Modern Art a Rio de Janeiro, Onassis Stegi ad Atene, Blank Forms a New York, musicisti dall’approccio personale e creativo sono invitati a creare di volta in volta composizioni irripetibili per strumenti acustici. Nato a Cesena nel 1985, Enrico Malatesta è percussionista e ricercatore indipendente attivo in ambiti sperimentali tra musica, performance e indagine territoriale; la sua pratica esplora la relazione tra suono, spazio e movimento e la vitalità dei materiali, con particolare attenzione alle superfici, alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo.
r.c.