
Ivan Vito Pepe sul porto canale
L’uomo che si esibisce sul porto giocando a pallone, rischia di finire in mezzo a una strada. Ivan Vito Pepe, 49 anni, nato a Milano, ma da diversi anni trasferitosi a Cesenatico, dove appunto si guadagna da vivere come artista di strada, lancia un appello per poter avere un tetto. "Attualmente vivo in una camera dell’Albergo Etico – dice Pepe –, in via Cavour nella zona Ponente, dove pago regolarmente 500 euro al mese di affitto. Il titolare mi ha detto che a fine mese devo andarmene, ma io non riesco a trovare una sistemazione. Mi sono rivolto a tutti, ai servizi sociali, alla Caritas e alle persone che conosco".
La storia di Ivan è purtroppo caratterizzata dalle sofferenze: "Io non sono un vagabondo e sono disposto a pagare un affitto equo; lo scorso anno ho presentato domanda per una casa popolare ma non ho avuto alcun riscontro. Sono iscritto alle categorie protette e all’ufficio di collocamento di Savignano del Rubicone. In questi giorni sto facendo un corso di operatore alla ristorazione e percepisco una piccola disoccupazione. Negli ultimi giorni ho sofferto di crisi d’ansia e attacchi di panico. Mi sono persino rivolto educatamente ai carabinieri, spiegando la mia situazione e davanti al maresciallo sono scoppiato a piangere in preda ad una crisi di nervi. I carabinieri hanno inviato una mail ai servizi sociali, sono stato contattato da una assistente, la quale al telefono mi ha detto che doveva mandare una relazione ai carabinieri. Io gli ho chiesto cosa dovevo fare e lei mi ha risposto che al momento non hanno alcuna disponibilità e quindi devo rimanere nell’hotel dove vivo. E’ tutto molto deprimente, sono anni che mi dicono della commissione che si deve riunire per esaminare il mio caso". L’artista di strada è invalido, a molte persone è simpatico, ma c’è anche chi gli dice di tornarsene da dove è venuto: "Io sono invalido al 67 percento, tuttavia mi hanno sospeso l’invalidità perché mi mancava un certificato medico importante, quindi ho rifatto la domanda e sono in attesa. La mia invalidità non mi ha fatto avere alcun aiuto per pagare l’affitto, mi hanno dato soltanto dei buoni spesa e poi non me li hanno più consegnati. Io adesso ho bisogno di una sistemazione, non voglio finire in strada. E’ dura, io ho perso la mamma quattro anni fa e a Cesenatico mi vogliono bene tutti, anche se c’è chi mi ha chiesto perché non torno a Milano. Nel fine settimana vado sul porto canale a gonfiare palloncini e a fare giocare a pallone i bambini. Con gli spiccioli delle offerte compro il pane ed è brutto sentirsi dire che con quei soldi posso permettermi una casa. Sino ad ora ho trovato solo delle porte chiuse – conclude Ivan Vito Pepe –, per questo chiedo aiuto".
Giacomo Mascellani