
Luca Andreoli con la moglie
Cesena, 8 settembre 2020 - Sono già stati individuati gli assassini di Luca Andreoli, il cesenate di 39 anni, deceduto sabato scorso in Colombia dopo essere stato ferito nel corso di una rapina presso l’abitazione nella quale viveva con la moglie Kelly Johana Rodriguez Sepulveda, 25 anni, ad Antiquia, nella zona di Medellin, tristemente nota come una delle capitali mondiali della produzione di droga.
Si tratterebbe di persone già note alle forze dell’ordine, identificate in base alle indicazioni fornite dalla donna che li ha visti in faccia. La giovane moglie è stata colpita con due colpi d’arma da fuoco, ma le ferite non sono gravi, e ora è sottoposta a regime di protezione dalle forze dell’ordine colombiana proprio per proteggerla da eventuali ritorsioni dei banditi.
Ieri sera nella chiesa parrocchiare di San Carlo si è tenuta una veglia di preghiera. La madre Patrizia Paganelli, insegnante elementare, vive a San Carlo ed è stata confortata dal parroco don Giovanni Savini appena la notizia dell’aggressione si è diffusa.
"Mi hanno riferito dell’aggressione venerdì sera – racconta il parroco – e subito sono andato a casa di Patrizia per sapere meglio cosa era successo e dare conforto alla mamma. Luca era ancora vivo, anche se in condizioni gravissime, come ci ha riferito la moglie, pure ricoverata in ospedale, con la quale abbiamo parlato al telefono".
"Non conoscevo bene Luca e Johana – prosegue don Savini – anche se li avevo incontrati un paio di volte due anni fa, quando erano venuti in Italia per sposarsi col rito civile in municipio a Cesena, mentre a cerimonia religiosa si è svolta in Colombia".
Il parroco racconta di aver ricevuto un’ottima impressione dai due giovani: "Avevo avuto una sensazione epidermica molto positiva. E poi si vedeva subito che erano molto uniti, si amavano molto. Proprio una bella coppia! E invece adesso lui non c’è più".
Ci vorranno alcuni giorni prima che la salma di Luca Andreoli venga rimpatriata in Italia e venga celebrato il funerale a San Vittore, dove c’è la tomba della famiglia del padre Gastone Andreoli. L’autopsia e gli accertamenti della magistratura saranno approfonditi, anche se un omicidio a scopo di rapina è all’ordine del giorno in Colombia, dove il livello della delinquenza è altissimo.
Luca Andreoli era un manager di successo che si era trasferito in Colombia dopo aver lavorato in Australia, dove si era laureato. Era responsabile di un’azienda per la lavorazione e la commercializzazione dell’oro che ha sede nella zona franca di Rionegro, e probabilmente proprio nel suo ruolo professionale va ricercato il movente della rapina.
Forse i banditi pensavano di trovare dell’oro nell’abitazione di Luca e Johana, e non hanno creduto loro quando si sono sentiti rispondere che in casa non c’era nulla da rapinare. Alla fine si sono impossessati solo del telefono cellulare dell’uomo che era su un tavolo.