REDAZIONE CESENA

Lotta per la legalità. Roberta Gatani a Savignano

La nipote del giudice Paolo Borsellino ospite del Lions Club del Rubicone ha incontrato i ragazzi dell’istituto di scuola superiore Marie Curie.

Lotta per la legalità. Roberta Gatani a Savignano

Roberta Gatani

Savignano sul Rubicone ha ospitato per due giorni Roberta Gatani, nipote del giudice Paolo Borsellino, impegnata da sempre nell’ambito dell’educazione alla legalità. L’evento è stato organizzato da Lions Club del Rubicone in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Marie Curie e il sostegno del Comune. Prima la serata al ristorante Villa delle Rose a Canonica, ospite del Lions Club del Rubicone e del suo presidente Elvis Bianchi. La mattina dopo dedicata agli studenti del Marie Curie con i giovani nel teatro Moderno, incontro ripreso e trasmesso in diretta streaming, per permettere a tutte le 31 classi dell’istituto superiore di seguire l’evento. La seconda sera al cinema teatro Moderno aperta a tutta la cittadinanza che ha potuto ascoltare Roberta Gatani e la sua testimonianza di impegno a favore della legalità.

Roberta Gatani, figlia di Adele, sorella di Paolo Borsellino, dal 2016 è responsabile di "La Casa di Paolo", fondata dallo zio Salvatore Borsellino: un progetto sociale ed educativo che ha preso vita nei locali della ex farmacia di famiglia, nel quartiere popolare della Kalsa a Palermo. Ha detto Roberta Gatani: "Il progetto accoglie giovani ragazzi in difficoltà familiare, con lo scopo di allontanarli dalla criminalità organizzata. Ho scritto il libro ’57 giorni. Ti porto con me alla casa di Paolo’ che ripercorre le 57 giornate che separarono la strage di Capaci dalla strage di via D’Amelio. Ogni giorno trascorso tra il 23 maggio e il 19 luglio 1992, Paolo Borsellino mise in campo tutte le proprie forze per fare luce sulla strage di Capaci". Poi parla della Casa di Paolo: "In nove anni abbiamo accolto una quarantina di bambini che stiamo vedendo crescere e che stiamo sostenendo sotto tutti i punti di vista. Non ho mai avuto minacce dalla mafia e dalla camorra perchè è il quartiere stesso che ci tutela, orgoglioso del ritorno della famiglia Borsellino laddove mio nonno Diego, papà di Paolo, era un punto di riferimento". Roberta Gatani conclude il suo pensiero sul sistema della giustizia oggi in confronto con quello di suo zio di oltre 30 anni fa: "Per certi versi sicuramente sono stati fatti tanti progressi, ma nel caso specifico delle indagini sulla strage di via D’Amelio e anche su tutte le indagini che ne conseguono come depistaggi e trattativa, posso dire, a mio avviso, che la giustizia è in stato confusionale. I miei incontri in tutta Italia hanno un obiettivo fondamentale: aprire gli occhi a chi crede che sia stata solo la mafia a uccidere Paolo Borsellino e quello di passare il testimone perchè la battaglia per la verità e la giustizia richiede ancora tantissimo impegno. La gente vuole riscattarsi e quando vede che i propri figli possono avere possibilità migliori, cerca di afferrare al volo queste opportunità".

Ermanno Pasolini