
Lite continua attorno alla Rsa ’Il Castello’
di Ermanno Pasolini
A Longiano la vicenda della residenza sanitaria anziani "Il Castello" si fa sempre più rovente. Dopo le proteste dei dipendenti per il personale sotto organico e per i massacranti turni di lavoro, nei giorni scorsi c’è stato l’allarme del gruppo di opposizione "Siamo Longiano" esaminando il rendiconto di bilancio che è stato messo ai voti nell’ultimo Consiglio comunale. La società "Colle Carducci", con la convenzione comunale del 1997 prevede l’assegnazione perpetua ai cittadini longianesi di dieci posti letto a costo agevolato e di 15 posti al centro diurno, a fronte della cessione del terreno comunale in via Cannella su cui sorge la struttura sanitaria assistenziale. Da tempo la Rsa mette in discussione, senza successo, la convenzione stipulata con il Comune di Longiano. Sono stati fatti ricorsi dalla proprietà della struttura, respinti dal Tribunale. Nell’esercizio 2019 e in quello 2020, era stata accantonata una somma di 54mila euro; nel 2021 38mila euro e nel 2022 ben 317mila euro. Di questi, 260mila euro vengono accantonati come "10 per cento dell’importo richiesto di 2 due milioni e 600mila euro in via prudenziale", a seguito del ricorso del 2021 della "Colle Carducci". Il gruppo di opposizione ’Siamo Longiano’ nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme su questo accantonamento. "L’unica spiegazione che ci siamo dati è che l’amministrazione voglia rivedere la convenzione con la Rsa, pregiudicando un servizio prezioso per la nostra comunità". Parole che hanno indispettito la giunta.
Ha detto il sindaco Mauro Graziano: "Francamente faccio fatica a capire se quanto dichiarato dai consiglieri di minoranza sia malafede, ignoranza o fantasia. La minoranza mette in dubbio il fatto che noi vogliamo togliere quei posti. Non è assolutamente vero. Noi vogliamo mantenere quella convenzione e quei posti. E per tutelarci e per farlo dobbiamo avere un accantonamento di soldi. L’Amministrazione Comunale non sta mettendo in dubbio nulla. Siete in malafede. Non andate in giro a raccontare cose che non sono assolutamente vere mettendo in difficoltà gente debole e bisognosa di aiuto ai quali noi garantiamo il massimo sostegno come è sempre stato fatto. Con le vostre dichiarazioni avete fatto un atto di sciacallaggio. Se noi dovessimo apportare delle modifiche, andando a colpire i più deboli e i più disagiati che perderebbero i diritti sanciti dalla convenzione, io il giorno dopo mi dimetterò".
Ha aggiunto Susi Benedettini responsabile del settore servizi finanziari: "Esprimo il mio rammarico e dispiacere in quanto da tecnico a supporto dell’intero consiglio comunale attendevo una eventuale richiesta di chiarimenti e non una serie di dichiarazioni ai media, non esatte relativamente al calcolo e allo scostamento del fondo contenzioso 2022. Ci tengo a precisare che il calcolo viene fatto in quanto la normativa della Associazione Nazionale dei Revisori degli Enti Locali chiede che per i contenziosi sorti nel 2021 vengano accantonate delle somme nel rendiconto 2022 e le percentuali e gli importi sono determinati da Legge e non da una motivazione arbitraria".
Poi sono volate parole molto pesanti nei confronti della minoranza. Il capogruppo di minoranza Matteo Venturi ha risposto insistendo sui suoi dubbi per l’accantonamento di una cifra così alta.