ELIDE GIORDANI
Cronaca

L’influenza fa capolino. Primi casi segnalati, partita la vaccinazione

Oltre novemila le persone già immunizzate nel Cesenate, ma solo 700 hanno effettuato anche il richiamo contro il Covid.

L’influenza fa capolino. Primi casi segnalati, partita la vaccinazione

Sembra timida, quest’anno, l’influenza. Se ne sta acquattata dietro il caldo inusuale di una stagione estiva oltre il limite del calendario, ma c’è chi, tra starnuti e febbre, l’ha già assaggiata. Per fortuna che questa infinita estate ci ha evitato fino ad ora la tipica clausura da inverno e il contagio è lento. Ma cosa succede a 15 giorni dall’avvio della campagna vaccinale scesa in campo con il consueto armamento di vaccini da richiedere ai medici di medicina generale, alle farmacie convenzionate e agli ambulatori dell’Asl? Intanto c’è da prendere atto che l’antinfluenzale si può somministrare contestualmente al richiamo per arginare il contagio da covid, l’ospite indesiderato che non ha mai lasciato del tutto il campo. Ovviamente rispettando le regole dei tempi e le condizioni fisiche di ciascuno. Ciò che è certo al momento sono i dati di chi ha già provveduto ad assumere il vaccino antinfluenzale: secondo il servizio di Igiene Pubblica di Forlì-Cesena al 30 ottobre erano circa 9.100 le persone che tra Cesena e distretto del Rubicone, avevano effettuato il vaccino (45.300 invece erano tutti i vaccinati della Romagna). Oltre 4 mila hanno assunto anche il vaccino anticovid in ambito Romagna, di cui poco più di 700 tra Cesena e Rubicone. Poche o molte?

"Non siamo in grado attualmente di effettuare dei confronti - dice la dottoressa Chiara Reali, responsabile facente funzione del servizio di Igiene Pubblica di Forlì-Cesena -. I tempi sono ancora precoci e in più c’è da considerare una latenza di qualche giorno tra la somministrazione del vaccino e le informazioni che ci vengono fornite dai medici di medicina generale, che sono i principali referenti della campagna vaccinale. Quello che fotografiamo al momento, dunque, può essere scostato rispetto alla situazione reale". Quando sarà possibile capire se l’inevitabile presenza dell’influenza, che non va mai presa sottogamba visto che fa ogni anno miglia di morti, inciderà con minore o maggiore aggressività? "Tra qualche settimana ancora. Al momento - chiarisce la dottoressa Reali - possiamo dire che è partita attivamente la campagna vaccinale, anche nelle strutture di accoglienza degli anziani. Tra un po’ partiranno anche i monitoraggi regolari per verificare l’andamento dei casi e il confronto con gli anni passati". Sui casi già conclamati non fornisce aiuto neppure il portale InfluNet (strumento del ministero della Sanità per l’indagine epidemiologica dell’influenza) che sciorina, per il momento, solo i formulari a disposizione dei medici sentinella che dovranno riempirli con i casi che emergeranno dal loro fronte, utili alla sorveglianza, partita da qualche settimana.

"Abbiamo conoscenza, comunque - aggiunge la dottoressa Reali - della presenza di sintomi simil influenzali tipici della stagione invernale, ma è presto per dire come incideranno, siamo agli albori della stagione. La temperatura mite ci aiuta, stiamo più all’aperto e rischiamo meno il contagio. Tuttavia non dobbiamo dimenticare quelle misure igieniche che abbiamo imparato durante la pandemia da Covid, che aiutano a ridurre la trasmissione di malattie come quelle influenzali. Ovviamente la vaccinazione resta fondamentale".