"Li chiudiamo in un box dentro l’aula"

La dirigente del liceo scientifico: "Il provvedimento è scattato perchè erano fonte di distrazione"

"Li chiudiamo  in un box dentro l’aula"

Lorenza Prati, dirigente. scolastica del liceo scientifico Augusto Righi, l’istituto. cittadino più popoloso

Al liceo scientifico Augusto Righi, la scuola superiore più popolosa della città, il cellulare degli studenti finisce nel box ermeticamente chiuso a chiave.

Dirigente Lorenza Prati, che atteggiamento ha assunto l’istituto nei confronti del cellulare degli studenti a scuola?

"Dallo scorso anno abbiamo approvato un regolamento che prevede che i ragazzi consegnino il cellulare appena arrivano in classe e lo riprendano all’uscita".

Con quali modalità avviene il ritiro?

"Abbiamo dotato ogni aula di appositi box con chiave, in cui riporre i dispositivi".

Quali ragioni stanno alla base del provvedimento?

"Secondo il collegio docenti del Righi, troppo spesso il cellulare diventava per gli studenti fonte di distrazione e limitava i momenti di socializzazione tra di essi".

Il cellulare non è consentito neppure per scopi didattici?

"Il regolamento prevede che gli studenti possano usare il cellulare a scopi didattici o per particolari esigenze previa autorizzazione del docente, Per usi didattici gli studenti possono comunque utilizzare altri strumenti quali tablet (in uso in alcune classi digitali di Scienze applicate) o Chromebook o pc disponibili in alcuni carrelli".

Ci sono state resistenze da parte degli allievi?

"Non è stato facile mettere in pratica quanto previsto soprattutto per i ragazzi più grandi che si sono trovati a dover cambiare le proprie abitudini".

Ci sono trasgressori e a che cosa vanno incontro?

"Sappiamo comunque che a volte negli armadietti finiscono cellulari antidiluviani. Sono stati tuttavia pochissimi i casi di cellulari ritirati e consegnati a fine mattinata, mentre qualche nota è scattata per gli studenti che non hanno rispettato il regolamento, specie se recidivi".

Gli studenti vengono formati all’utilizzo consapevole della risorsa digitale?

"Oltre al regolamento abbiamo promosso anche momenti di formazione per rendere consapevoli gli allievi delle opportunità e dei pericoli del mondo digitale e alcune attività sono già programmate anche per questo anno scolastico. La formazione diventa necessaria perché senza di essa il regolamento resterebbe solo un’imposizione senza senso".

La nuova frontiera è l’intelligenza artificiale. Il Righi come si pone?

" Le piattaforme di intelligenza artificiale sono una nuova frontiera che la scuola non può ignorare. Allo scopo di familiarizzare con essere stiamo progettando corsi di formazione, innanzitutto per i docenti e poi per gli studenti. Come per il cellulare anche l’AI può diventare una grande opportunità, ma occorre formarsi per farne un uso corretto".

Andrea Alessandrini