GILBERTO MOSCONI
Cronaca

L’eremita di Sant’Alberico è diventato venerabile

Avanza il processo di beatificazione di frate Quintino che dal 1953 al 1968 visse nel luogo solitario sul monte Fumaiolo. Decreto autorizzato dal Papa.

Avanza il processo di beatificazione dell’ex eremita di Sant’Alberico Quintino Sicuro che è divenuto venerabile, il grado sottostante a quello di beato.

Ieri mattina papa Francesco ha ricevuto in udienza privata il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, e ha autorizzato la pubblicazione di alcuni decreti relativi a cause dei santi. Fra questi, il decreto riguardante le virtù eroiche del servo di Dio Quintino Sicuro, che fu sacerdote ed eremita di Sant’Alberico. Era nato il 29 maggio 1920 a Melissano (Lecce) ed è morto nel 1968 su un sentiero del monte Fumaiolo di Verghereto.

A 12 anni espresse il desiderio di farsi frate, ma non è riuscito a superare l’esame di ammissione; così frequentò l’istituto tecnico industriale di Gallipoli. Nel ’39 si arruolò nella Guardia di Finanza, ma comprese che la sua strada era un’altra e a 27 anni ha lasciato la divisa di vicebrigadiere per entrare nel convento dei Frati Minori di Ascoli Piceno. Vi restò due anni. Nell’autunno del ’49 è giunse all’eremo di San Francesco presso Montegallo, sentendosi chiamato da Dio alla vita eremitica. Da Montegallo, quattro anni dopo, si trasferì sul monte Fumaiolo, prendendo in custodia l’eremo di Sant’Alberico, a Capanne di Verghereto. Morì nel 1968.

Il 1° novembre 1985 il vescovo di Cesena-Sarsina monsignor Luigi Amaducci ne introdusse in sede diocesana la causa di beatificazione e canonizzazione, processo che si è concluso il 28 agosto 1991. Due anni dopo, nel 1993, gli atti processuali sono stati trasferiti a Roma, presso la Congregazione per le cause dei Santi. In diocesi sono tre ora i venerabili cesenati: oltre a don Quintino, padre Guglielmo Gattiani e Angelina Pirini.