
Le vittime delle truffe spesso sono persone anziane che vengono raggirate dai malviventi
Cesena, 22 dicembre 2024 – I truffatori si inventano le storie più strane, dotati di fantasia e faccia tosta, riescono ad avvicinare e ingannare le deboli vittime. L’elenco delle truffe è praticamente sterminato. E sono tanti i cesenati che sono incappati nella rete dei truffatori.
"Recentemente – spiega Mauro Magalotti – hanno suonato al campanello di casa mia due persone che si sono presentate in modo elegante e gentile, qualificandosi come operatori Hera, per propormi una riduzione tariffaria per il consumo di gas. Però prima avrebbero dovuto vedere le ultime bollette e mi chiedevano di poter entrare in casa 10 minuti. Avevo già intuito fosse una truffa e gli ho riferito che avrei telefonato ad Hera. Non hanno risposto e subito si sono allontanati".
"A mia mamma – spiega Veronica Celli – dissero che era capitato un incidente alla nipote ed era in ospedale. Ce ne volle di tempo per tranquillizzarla e per spiegarle che era un tentativo di spillarle dei soldi da parte dei malviventi. Pensava non le dicessimo la verità per non agitarla".
"A mia nonna 89enne – spiega Thomas Lucchi - è arrivata una chiamata di una persona che diceva che il figlio aveva avuto un incidente. Lei non ci è cascata e ha riattaccato". Numerose anche le truffe con messaggi whatsapp. Recentemente una donna cesenate ha visto sfumare 120mila euro dal suo conto corrente. Le è arrivato questo messaggio: "Ciao, mi dispiace disturbarti. Posso avere un po’ del tuo tempo?" La donna di Cesena ha svuotato il conto di famiglia, per poco meno di 100mila euro, e sta pagando le rate di un finanziamento di 20mila euro perché i truffatori l’avevano convinta che i soldi servivano perché erano stati ridotti in schiavitù e per essere liberati avevano bisogno di denaro. La donna ha girato tutti i suoi risparmi in un conto ‘fantasma’.
Pochi giorni fa, poi, a Cesena ci sono stati nuovi tentativi di truffa con la telefonata del ‘finto maresciallo dei carabinieri’ che, carpendo informazioni e confidenze da parte dell’interlocutore, organizza poi una visita a domicilio con la scusa di una comunicazione di servizio riguardante altri familiari. Il contatto si chiude con una richiesta di denaro per estinguere una presunta multa o reato. Il consiglio è di diffidare e rivolgersi comunque al 112 per segnalare il caso.