
Le nuove frontiere dei servizi sociali: "Vogliamo rendere autonome le persone che hanno disabilità"
"Non ridotte ma concentrate e aiutano a focalizzarsi sull’operato". In questo modo Carmelina ’Chicca’ Labruzzo, definisce le deleghe ricevute dal sindaco Enzo Lattuca, dopo la riconferma come assessora. Servizi sociali, servizi socio-assistenziali, integrazione, rapporti col volontariato sociale e i rapporti con l’Unione nell’ambito del Comitato di distretto dell’Asl.
Assessora Labruzzo, i disabili nel dopo di noi, progetti finanziati dal Pnrr. Quale obiettivo?
"Abbiamo assunto due progetti finanziati dal Pnrr, per la vita autonoma e per il ‘dopo di noi’, cioè dopo la morte dei familiari, con autonomia abitativa, domotizzazione degli appartamenti e autonomia attraverso il lavoro. La necessità di servizi di questo tipo è stata più volte sottolineata dal territorio e dalle associazioni del terzo settore".
Quante sono le persone con disabilità seguite dal Comune di Cesena?
"Sono 662 su un totale di 5092 assistite. Quattro appartamenti dell’immobile di Edilizia residenziale sociale di via Parini vengono resi ’smart’ adattandoli alle persone con disabilità con l’obiettivo di farli vivere nella società in piena autonomia. Lo stesso progetto interesserà anche l’immobile ex Montecatini, in zona Vigne".
Come si procede verso la realizzazione dell’emporio solidale a cui si rivolgono le famiglie non abbienti?
"Il cantiere è stato avviato in via Guido Rossa a Torre del Moro. Nella sede provvisoria al mercato ortofrutticolo, sono ben 120 i nuclei familiari che sono accolti dalla coordinatrice e dai volontari. Il team è competente e appassionato, in stretto raccordo con il servizio e pronto a nuove progettualità come quelle della logistica solidale".
Il progetto Pippi si occupa della prevenzione di situazioni emergenziali nelle famiglie. Come si sta articolando?
"L’acronimo si ispira alla resilienza di Pippi Calzelunghe. Il progetto persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento per ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare. L’obiettivo primario che ci prefiggiamo è aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo. Un altro ambito importante è l’Agenzia per la famiglia, che si raccorda con il Centro Famiglie e opera nelle politiche attive come supporto nelle diverse fasi della vita: nascita, primi anni, separazioni".
L’integrazione con le associazioni di volontariato nel sociale è fondamentale nella partita dei servizi socio-assistenziali. Come funziona?
"Posso dire che è un punto di forza, procediamo uniti tra Comune, Asp e terzo settore nei tavoli della coesione sociale, accoglienza e giovani, scuola e cultura e nel centro intercultura con i cittadini di origine straniera. Stiamo prodigandoci per rendere i servizi più vicini ai cittadini anche attraverso la formazione continua e la supervisione degli operatori".