
di Ermanno Pasolini
Anche per il 2021 le uova di cioccolato più richieste per la Pasqua restano quelle al latte, anche se c’è un aumento di richieste per il cioccolato fondente, rispetto agli anni passati. Ma c’è anche una sorpresa nelle uova della ditta Dalba di Gatteo Mare che dal 1930 produce dolciumi e dal 1960 anche uova pasquali che vende in tutto il centro-nord. Riguarda le uova personalizzate. I clienti portano il regalo, dicono le dimensioni dell’uovo nel quale va inserita la sorpresa. Titolari di Dalba sono i coniugi Baiocchi, Paolo e Alba, i figli Giorgio, Luca, Raffaella e Claudio e la nuora Cristina che lavorano tutti nell’azienda che complessivamente impiega una dozzina di persone.
Perché questo boom delle uova personalizzate?
"Il genitore vuole fare contento il proprio bambino, gli chiede il regalo, lo compra e lo porta a noi – affermano i titolari della dolciaria Dalba – Poi ci sono i fidanzati, più lei di lui, o anche mogli e mariti con che con la scusa della Pasqua, fanno il regalo dentro l’uovo".
Il regalo più gettonato?
"Telefonini, ricariche per il telefonino e preziosi, come anelli, orecchini e collane. Poi ci sono i nonni che ci portano le buste con i soldi per i nipotini".
Il più difficile da inserire?
"Sono i computer portatili, che pesano e hanno gli angoli. Bisogna fare un uovo più robusto".
L’uovo più grande?
"Lo stampo più grande è quello da venticinque chili".
Quello più richiesto?
"Da 350 grammi a un chilo, sempre con cioccolato al latte". Quante uova avete prodotto quest’anno?
"Fra piccole, medie e grandi circa 80mila. In totale 300 quintali di cioccolato fra latte e fondente, anche per celiaci".
Come si riconosce la qualità delle uova pasquali?
"Noi diciamo a tutti di controllare le etichette con gli ingredienti usati facendo attenzione che quelli del cioccolato non siano grassi vegetali, ma burro di cacao, materia più costosa, ma è un prodotto naturale".
Perché piacciono tanto le uova di produzione artigianale?
"Prima di tutto il fatto che vengono prodotte poco tempo prima di Pasqua. E poi i prezzi come i nostri accessibili a tutti". La crisi?
"L’abbiamo sentita anche noi, anche se è andata meglio del 2020. Ma con negozi chiusi, manifestazioni come i carnevali saltati e manifestazioni pasquali, abbiamo avuto un bel danno. Però tutti nostri clienti non ci hanno abbandonato".
Voi producete anche colombe. Quale tipo si vende di più? "La classica è al candito, ma negli ultimi anni va sempre più forte la colomba con l’uvetta. Quelle che vendiamo le produciamo direttamente nei nostri laboratori con lievito naturale e con 24 ore di lievitazione. Iniziato a produrle una quarantina di giorni prima di Pasqua, al ritmo di 500 al giorno e quest’anno ne abbiamo sfornate 18mila".