Cesena, 15 novembre 2024 – Un capannone adibito a luogo di lavoro sommerso, ma anche a improvvisato spazio dove consumare pasti e riposare, probabilmente durante le pause delle attività manifatturiere svolte lontano dalla luce del sole e che coinvolgevano una ventina di persone.
Le immagini scattate raccontano di un ampio spazio disposto su due livelli nel quale, tra mobiletti, utensili e bancali, campeggia una lunga serie di poltrone e divani neri, apparentemente pronti per essere trasferiti e forse immessi nel mercato. Ma che sono invece stati scoperti dalle forze dell’ordine.
Questa mattina, alle 9, tra le vie Cavecchia e Suzzi, nella frazione cesenate di Calisese, la polizia locale e i carabinieri hanno effettuato un’operazione congiunta di controllo pianificata grazie alla fitta rete di contatti sul territorio e a segnalazioni che nel corso dell’ultimo mese avevano evidenziato alcuni movimenti inconsueti nella zona.
Durante il blitz gli agenti hanno identificato 20 persone, di cui 15 uomini e 5 donne, tra cinesi e africani, che sarebbero state impegnate in attività di lavoro irregolare. All’interno del capannone, dove era stato allestito un laboratorio manifatturiero gestito da una donna di nazionalità cinese, erano presenti anche piccoli spazi ricavati all’interno dell’area di produzione, destinati alla consumazione di pasti e alle ore notturne, in violazione della destinazione edilizia. L’operazione inoltre è stata estesa anche ad alcuni alloggi attigui destinati a ospitare le persone. Al momento sono in fase di verifica anche il rispetto delle norme igienico-sanitarie e possibili condizioni di sovraffollamento dei locali.
“Si tratta di un’operazione particolarmente delicata – commenta l’assessore alla sicurezza e legalità, Luca Ferrini –. Fortunatamente, negli ambienti perlustrati non è stata rilevata la presenza di bambini o di minori, ma è in ogni caso necessario approfondire le dinamiche di lavoro nero, di gestione dei locali, anche in termini di sicurezza, ed eseguire con minuzia le operazioni di verifica e accertamento legate al permesso di soggiorno delle persone identificate e al sospetto di sfruttamento. Ringrazio a nome del Comune, i carabinieri di Cesena e del nucleo presso l’ispettorato del lavoro per questa operazione congiunta e i corpi di polizia locale dell’Unione Rubicone/Mare e di Cesenatico che in questa occasione, sulla base della convenzione da poco sottoscritta, hanno supportato il nostro comando al fine di raggiungere la forza necessaria”.